Zucchina o zucchino? Possiamo considerare la Cucurbita pepo una verdura “bisex”, visto che viene chiamata in entrambi i modi! Premesso che, come da regola botanica, il femminile si usa per i frutti e il maschile per la pianta, di fatto nella lingua italiana sono corrette entrambe le versioni.
Tante forme, piccole e grandi
Le bacche hanno forma cilindrica o tondeggiante con una buccia che va dal verde scuro al verde chiaro, al giallo. La polpa è sempre bianca, più o meno acquosa, a seconda della varietà. La produzione di quest’ortaggio è ormai a ciclo continuo: le prime raccolte si hanno a marzo-aprile nel Nord Italia, per poi proseguire con le produzioni del Centro e terminare con quelle del Sud (Sicilia in primis). La lunghezza delle zucchine oscilla dai 5 ai 30 cm ma possono arrivare anche a un metro. L’ortaggio però si mangia piccolo, acerbo, per evitare che i semi diventino grandi.
Varietà per tutti i gusti
Le principali tipologie e varietà sono le zucchine chiare, le scure, le gialle, le tonde e le rampicanti.
Alle chiare appartengono il Fiorentino costoluto, precoce, il Romanesco tardivo (una varietà con coste pronunciate in rilievo), il Bolognese (corto e tozzo), il Genovese (con frutti chiari, non molto lunghi, dal sapore dolcissimo, i cui fiori sono una vera prelibatezza) e lo Zucchino di Faenza (frutti corti e buccia dal verde pallido al grigiastro).
Le principali varietà scure sono lo Scuro di Milano e l’Aphrodite, un ibrido adatto alle coltivazioni su terrazze, grazie al fogliame poco sviluppato.
Tra le gialle va ricordata la Gold Rush dai frutti cilindrici, mentre le zucchine rampicanti sono diffusissime in Liguria, con le eccellenze della Trombetta di Albenga e dell’Alberello di Sarzana. Sono produzioni di nicchia ma i frutti sono dolci e delicatissimi.
Meglio grandi o piccole?
Quando si acquistano le zucchine bisogna fare attenzione ad alcuni requisiti.
Devono risultare sode al tatto e la buccia deve essere lucida e brillante, di colore omogeneo. Meglio sceglierle di piccolo calibro, poiché sono meno amare. Questo gusto è dovuto a una sostanza naturale, la cucurbitacina, che non viene neutralizzata durante la cottura. Per la conservazione, dopo averle pulite e asciugate, è sufficiente metterle in frigorifero, dove si mantengono anche per due intere settimane.