In Italia ci siamo solo io, Vasco ed Eros Ramazzotti. No, no. Non si fa così. Così gli altri si arrabbiano, e poi ai Wind Music Awards lo guardano male mentre si esibisce. Adelmo Fornaciari, in arte Zucchero, ha esagerato. Avesse almeno le carte in regola per fare dichiarazioni di questo tipo non ci si impunterebbe poi più di tanto. Ma tant’è: l’ultimo singolo dell’italianissimo signore del blues somiglia in maniera disarmante ad un altro brano di matrice americana. Pare che Sugar ci sia incappato un’altra volta: che brutta bestia il plagio. L’intro di Puro Amore, brano del 1998, sarebbe uguale a quello di Hedonism (del 1996), pezzo firmato Skunk Anansie; il piano di Per colpa di chi, del 1995, sarebbe identico a quello di Hitchcock Railway del 1969, del grande Joe Coker; la recente Blu (1998), poi, sarebbe fin troppo simile a Era lei di Michele Pecora, datata 1979. E adesso è arrivata Un Kilo, canzone che richiama decisamente The Seed degli americani Roots: melodia simile e arrangiamento a tratti praticamente uguale (dalla batteria al ritmo delle chitarre le differenze sono davvero poche). Dal palco alle prime file della platea che lo scorso 14 giugno ha ospitato i Wind Music Awards, quindi, l’atmosfera che si respirava era per forza di cose quantomeno imbarazzata: Ligabue, Claudio Baglioni, Biagio Antonacci, Elisa parevano quasi infastiditi dall’esibizione di Zucchero, che con la chitarra in mano cantava allegramente Il tuo cervello non pesa un Kilo. Certamente, però, non tutti hanno le carte pulite: se Sugar ha pescato qua e là dal panorama musicale italiano e straniero, infatti, gli altri non si sono comportati poi così bene in questi anni… Certe notti di Ligabue è straordinariamente somigliante a Bed of Roses di Jon Bon Jovi, così come Un giorno migliore dei Lunapop è pressoché identica a Better Day degli Ocean Colour Scene e La canzone del Capitano di Dj Francesco ha un inciso somigliantissimo a El Capitan di Opm. E poi Perdono di Tiziano Ferro (con l’arrangiamento identico a Did You Everithing di Richard Kelly), Peppino di Antonello Venditti, Vacanze Romane dei Matia Bazar… I più curiosi possono trovare questi e centinaia di altri esempi sul sito plagimusicali.net. Chissà cosa avrà da dire a Zucchero gente come Paolo Conte, Francesco De Gregori, Samuele Bersani, Lucio Dalla… O Francesco Guccini, dal quale Sugar dichiarò di trarre ispirazione: se davvero ci fosse solo lui in Italia (con gli altri due citati) saremmo ben poveri (senza nulla togliere alla maestria dei tre)…