È conosciuto come “l’oro rosso della cucina”, appare come una delicata polvere rossa o come piccoli pistilli essiccati dal colore carminio acceso. Siamo abituati a trovarla in piccole e preziose bustine tra le corsie dei supermercati o, i più fortunati, sui bellissimi banchi colorati del Gran Bazar di Instanbul o del Souk di Marrakech… Ma se vi dicessimo che la spezia d’Oriente più pregiata al mondo può essere coltivata, in completa autonomia, anche sul balcone di casa vostra?

Delicato, buonissimo e prezioso (il costo può raggiungere anche 30mila euro al kg), lo zafferano è un ingrediente dal sapore unico, ricco di vitamine e principi attivi, rinomato anche per i suoi benefici su pelle, intestino e metabolismo.

Ideale da usare in cucina, lo zafferano si ricava dal fiore del Crocus Sativus, una pianta erbacea perenne antichissima, originaria dell’India, che nei mesi autunnali sboccia in una fioritura meravigliosa, con piccoli e delicati fiori viola a sei petali. Ed è proprio dagli stigmi di questi bellissimi fiori che, una volta raccolti ed essiccati, si ottiene la spezia, tanto amata dagli estimatori della buona tavola.

Un prodotto superbo, che negli ultimi anni per molti è anche diventato una fonte di reddito: in tanti hanno infatti scelto di investire sulla coltivazione del Crocus Sativus per avviare una nuova attività, sebbene sia importante tener conto che la quantità minima per provare ad avere uno zafferaneto da reddito e prendere dimestichezza con il lavoro e le tecniche colturali è di almeno 1000-2000 bulbi, mentre per parlare di agricoltura professionale sono necessarie decine di migliaia di crochi. Per una coltivazione domestica, invece, 200-300 bulbi permettono un raccolto più che soddisfacente, mentre sono sufficienti una decina di piantine per un bel risotto alla milanese per 6 persone.

Una soddisfazione personale, una gioia per gli occhi e per il palato, sono tante le ragioni per provare a coltivare lo zafferano sui balconi e i terrazzi di casa propria.