“Kabuki è un’arte rappresentativa che vanta una storia di più di 400 anni, una sorta di musical alla giapponese”.Così l’ambasciatore del Giappone in Italia Hiroyasu Ando, ha presentato oggi alla stampa ‘Yoshitsune e i mille ciliegi’,l ‘opera più famosa nel repertorio teatrale del Kabuki che arriva a Roma dopo 14 anni per far rivivere “uno degli aspetti più belli della cultura giapponese – ha sottolineato il professor Bonaventura Ruperti, Ordinario dell’Università Ca’ Foscari di Venezia – una forma di teatro che si tramanda da generazioni:l’attore protagonista, Ichikawa Ebizo, in questo caso è depositario di questa arte da 12 generazioni.
Attraverso una spettacolare fusione canto (Ka), danza (Bu), tecnica (Ki) 40 attori di Kabuki trasporteranno il pubblico del Teatro Argentina (è prevista la traduzione simultanea in italiano con auricolare) nella serata del 21 giugno alle ore 20 (replica martedì 22 giugno) nello straordinario mondo del teatro Kabuki dove l’attore è protagonista assoluto.