«Le staminali non sono più solo il futuro della chirurgia estetica: sono il presente». Parola di Alessandro Gennai, chirurgo plastico socio dell’European Academy of Facial Plastic surgery (Eafps), che da circa un anno ha modificato la tecnica utilizzata per preservare le cellule staminali negli interventi di lipofilling. «Ho eseguito già numerosi interventi, con risultati ottimi e senza effetti collaterali – dice il chirurgo bolognese – per questo posso affermare che il lipofilling è la soluzione migliore per chi vuole eliminare qualche ruga di troppo in vista dell’estate. Dura 30 minuti, si esegue con anestesia locale, bastano due o tre giorni di convalescenza e non ha controindicazioni». Il lipofilling, che può essere eseguito da solo o insieme al lifting endoscopico, consiste nel prelevare tessuto adiposo da una parte del corpo con una sottilissima cannula, prepararlo per evitare la rottura degli adipociti e garantire la conservazione delle cellule staminali, e quindi con una cannula sottilissima iniettarlo nel tessuto del viso per ridare volume e tono. «L’apporto di staminali rigenera la pelle, rendendola più bella e vitale soprattutto in vista dell’estate, il periodo dell’anno in cui l’epidermide è più stressata per le prolungate esposizioni al sole – spiega il dottor Gennai -. Nel tessuto adiposo sono presenti numerose cellule staminali, capaci di differenziarsi in adipociti, o in altri tipi cellulari qualora sia necessario Da circa un anno abbiamo ridefinito la tecnica di trapianto nel volto per preservare queste cellule estremamente delicate: evitiamo centrifugazioni e manipolazioni al fine di ridurre i traumatismi e mantenerne vivo il maggior numero possibile. L’intervento di lipofilling dura 30 minuti e si esegue in anestesia locale in regime di day hospital. I tempi di recupero sono di circa 48-72 ore.