Vienna invita a viaggiare più che alla vacanza: per conoscere la vera anima di questa città e immergersi a capofitto nelle infinite attività, mostre e retrospettive che Vienna tiene in serbo per il 2018 non c’è dubbio: si soggiorna nel 6° distretto “Mariahilf / Naschmarkt”, (i viennesi non chiamano i distretti per nome ma per numero…). Un tempo quartiere malfamato e in bilico tra bellezza e abisso come l’ottavo distretto “Spittelberg”, confinanti e distanti l’uno dall’altro pochi minuti a piedi, è oggi il vero covo di cultura, gastronomia, arte e movida della città. Viaggiando ci si nutre di quello che si vede, s’imparano nuove lingue e ci si immerge in una o più culture nuove, interessandosi alla vita di persone che forse non si rivedrà mai più.
Tanto meglio soggiornare dove si ha tutto a portata di mano senza nemmeno dover prendere i mezzi: all’Hotel Beethoven Wien ****. Un tempo casa di tolleranza, oggi incantevole boutique-hotel a 4 stelle ubicato nel pieno centro culturale e della movida di Vienna, nel nido pulsante e Biedermeier nelle vicinanze del MuseumsQuartier e del Naschmarkt. Da qui si raggiunge qualsiasi mostra, qualsiasi evento e attrazione a piedi.
La primavera e l’estate offrono un tripudio di occasioni speciali per visitare Vienna: dalla retrospettiva di Keith Haring all’Albertina, a 5 minuti dall’Hotel Beethoven. L’eccezionale artista, amico di Andy Warhol, che divenne famoso con i suoi “Subway Drawings” (creazioni grafiche realizzate nella metropolitana) ha vissuto per soli 32 anni. Nel 2018 Keith Haring avrebbe festeggiato il suo sessantesimo compleanno. In occasione di tale ricorrenza l’Albertina mette in mostra circa 100 opere, che trasmettono il loro forte messaggio contro lo strapotere dei governanti, l’oppressione delle minoranze, il pregiudizio e la barbarie. Ingresso Euro 12,90.
Keith Haring. The Alphabet, dal 16/03/2018 – (https://www.albertina.at/en/exhibitions/haring/)
Nel 2018 Vienna festeggia il Modernismo: quando ancora contava oltre 2 milioni di abitanti, la vita a Vienna a cavallo tra Ottocento e Novecento offriva a scienziati, scrittori e artisti opportunità di scambio nell’atmosfera coinvolgente, ottimista e politicamente impegnata di salotti e caffè. Vienna, una città in primo luogo confortevole, era il luogo perfetto: non troppo grande, ma anche non troppo provinciale, città d’elezione per Gustav Klimt, Egon Schiele, Otto Wagner e Koloman Moser. Alcuni itinerari turistici dedicati al tema e agli artisti dell’anno offrono uno spaccato del periodo del Modernismo viennese e dello stile Liberty (Jugendstil) come per esempio il Museo di Sigmund Freud: la visita guidata percorre i luoghi in cui Freud riceveva le sue pazienti, s’incontrava con gli amici e s’intratteneva con i colleghi oppure la “Città bianca” di Otto Wagner nel 14° distretto (Penzing).
Soddisfatta la sete di cultura arriva l’ora di dedicarsi ai piacerei del palato e ci si sposta al quartiere dello Spittelberg (8° distretto) che offre numerosi ristoranti, caffè e bar con idilliaci giardini, spesso un po’ nascosti in romantici cortili. Qui è tutto un bucolico susseguirsi di vivaci locali: dal tradizionale “Bier-Beisl” agli eleganti bar dove sorseggiare drink e cocktails alla moda, dai distinti ristornati agli apprezzati locali frequentati da studenti. La maggior parte di questi attira gli avventori in estate con i loro Schanigärten, ovvero i giardini all’aperto dei locali. Molti ristoranti si dedicano alla cucina viennese: il Witwe Bolte per esempio è il locale più antico dello Spittelberg e offre anche un ricco menu per vegetariani. Al ristorante “Das Spittelberg” lo chef Harald Brunner offre un’interpretazione tutta particolare della cucina viennese che arricchisce con note asiatiche.
Nelle vesti estive Vienna offre molto divertimento sulle “spiagge del Danubio” che si trasformano in angoli esotici, mentre sabbia, sdraio e ombrelloni spuntano un po’ ovunque. Proprio lungo gli argini del fiume, o del Canale del Danubio, si possono trovare piccole oasi di refrigerio, attrazioni e attività in stile balneare dai nomi che alludono alle spiagge più belle del mondo: Copa Cagrana per esempio, è una delle spiagge in città più attrezzate e divertenti, che accontenta tutti, grandi e piccini. Il Ponte Cagrana consente di raggiungere la Donauinsel e andare sulla sponda opposta del Danubio. Strandbar Herrmann è baciato dal sole tutto il giorno e sfoggia Ombrelloni di colori fluorescenti, sdraio, amache, lettini, cocktail invitanti, cibo sfizioso, atmosfera rilassata, fanno di questo luogo uno dei più belli a Vienna. Tanti i bar e chiringuito che offrono la possibilità di rinfrescarsi con ottimi drink, mentre con un po’ di fantasia, la sabbia di riporto consente di avere l’illusione di trovarsi in un paradiso caraibico.
L’Hotel Beethoven Wien **** ha riaperto i battenti nell’estate 2017 dopo una completa e spettacolare ristrutturazione curata da Raimund Brunnmaier, Interior Designer e Architetto Viennese, durata oltre 6 mesi. È il punto di partenza perfetto per scoprire Vienna a piedi.
All’Hotel Beethoven Wien ci si sveglia la mattina consapevoli di essere a Vienna. Nulla è casuale: Barbara Ludwig, proprietaria e anima della struttura, è una vera amante del Design, della moda, dell’Arte e di tutto ciò che è bello. Riceve i suoi ospiti in maniera discreta ma molto individuale e ha reso, insieme alla mascotte Poldi, l’hotel una meta per veri edonisti. Barbara conosce a menadito tutti gli indirizzi più trendy di Vienna e parla perfettamente l’italiano, suona il pianoforte per i suoi ospiti, è in grado di affascinare e indirizzare i propri ospiti per rendere ogni soggiorno un momento unico.
Ogni piano dell’Hotel Beethoven Wien è dedicato a una personalità della Vienna storica, un avvenimento, un’epoca: 6 piani, tutti diversi, 47 camere tutte diverse con stili che vanno dal Biedermeier all’Art Nouveau, tanto amata a Vienna. Notevole è la prima colazione che, solitamente, a Vienna si paga a parte: all’Hotel Beethoven è compresa nel pernottamento ed è una vera esperienza gourmand con pasticceria di alta classe, torte dolci e una selezione salata molto raffinata. Si raggiunge con Austrian Airlines da Malpensa in ca. 80 minuti di volo e altri 20 di trasferimento dall’aeroporto internazionale di Wien Schwechat.
Le camere sono ampie, ricche di oggetti di famiglia, lampade di Design, manifesti originali della Secessione e arredi curiosi provenienti dall’Italia (Ciacci), dalla Francia (Moissonier) dall’Austria e dall’Inghilterra (Portaromana), godono di una incredibile vista all’orizzonte dalle enormi vetrate incassate nel soffitto. I cromatismi forti, i pavimenti in quercia e i wall-paper sontuosi e originalissimi (De Gournay e Louise Body). Gli accostamenti concepiti espressamente per questo progetto garantiscono l’originalità ed esprimono l’irriverenza e l’originalità che da sempre rispecchiano Vienna.