Le vacanze sono il momento perfetto per rilassarsi e rigenerarsi, ma lo stesso non si può dire del volo necessario a raggiungere la meta dei sogni. Quando si viaggia in aereo, specie su tratte intercontinentali, le problematiche che potrebbero insorgere sono molteplici e non riguardano solo il temuto jetlag: il nostro corpo si trova ad affrontare problemi di circolazione, pressione, disidratazione e diverse altre situazioni a rischio.
Muoversi per favorire la circolazione del sangue
Un lungo viaggio in aereo costringe nella stessa posizione per diverse ore: ne consegue un accumulo di liquidi, che aumenta le possibilità di sviluppare una trombosi venosa profonda. Sono particolarmente a rischio le persone obese, anziani, donne in gravidanza e i passeggeri sottoposti da poco a interventi di chirurgia, ma anche quelli che hanno un tumore in fase attiva o assumono una terapia ormonale con estroprogestinici. Per ridurre il rischio si raccomanda l’utilizzo di calze elastiche, di muovere le gambe periodicamente e, se possibile, alzarsi e camminare per qualche minuto nel corridoio, oltreché di idratarsi adeguatamente.
Masticare per “conservare” udito e gusto
Durante un volo circa un terzo delle papille gustative si intorpidisce a causa dell’alta quota. E, più in generale, i cambiamenti di umidità e pressione dell’aria possono avere impatti negativi su olfatto e gusto. Inoltre, gli sbalzi di pressione possono generare fastidi anche all’udito. Mangiare, masticare chewin-gum o caramelle senza zucchero e far lavorare la mascella durante il viaggio aiuta ad affrontare questi problemi, mantenendo “allenato” il gusto e prevenendo il dolore alle orecchie. A questo scopo, possono essere utili anche decongestionanti e gocce nasali.
Relax e inspirazioni contro la “fame d’aria”
All’interno della cabina aerea circola meno ossigeno, per via della pressurizzazione. Di conseguenza, arriva al sangue del viaggiatore ossigeno in quantità e qualità inferiori rispetto che in un ambiente naturale: ne può conseguire l’ipossia, che causa vertigini, affaticamento e mal di testa. Se in viaggio si avverte “fame d’aria”, il consiglio è rilassarsi sullo schienale, appoggiando il capo comodamente e respirando lentamente e profondamente. Basteranno 4–5 inspirazioni per ritornare alla normalità.
Germi e virus, essenziale massima igiene
Metà dell’aria che circola all’interno della cabina di un aereo proviene dal ricircolo, e questo contribuisce alla diffusione di germi e virus:proprio per questo la probabilità di prendere un raffreddore è molto più alta in volo. Per cercare di evitare i germi, si consiglia di bere bevande in bottiglia, evitare l’acqua immagazzinata, lavarsi le mani con disinfettanti e, per i soggetti particolarmente a rischio, indossare una maschera per combattere la diffusione di germi.
Bere molto per non disidratarsi
Un volo di 3 ore può aiutare ad eliminare dal corpo fino a 1,5 litri di acqua: i livelli di umidità del velivolo, intorno al 4%, possono asciugare le mucose del naso, della bocca e della gola. Per questo, non bisogna mai farsi mancare l’acqua. Superato il check-in, in ogni aeroporto è possibile acquistare una bottiglia d’acqua. Per combattere la disidratazione in volo si consiglia di bere frequentemente, anche senza avvertire necessariamente i sintomi della sete.
Questo durante il viaggio in aereo. E se fosse costretti a fare un sosta in aeroporto oppure un ritardo mettesse in pausa il vostro viaggio? Niente panico. Vi aspettano gli Hotel Day use, alberghi che scelgono di applicare la formula “a ore”.
Ma come funziona e soprattutto come cercarli?
Le maggiori catene di alberghi a livello mondiale offrono ormai la possibilità di usufruire di una camera solamente per poche ore, permettendo al viaggiatore (uomini d’affari, coppie, famiglie) di occupare (per i più svariati motivi) lussuose camere in fascia oraria diurna o serale, con sconti molto vantaggiosi rispetto alla tariffa notturna.
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