Siamo a Parigi nel 1942. Joseph è un bambino di undici anni. Deve portare la stella di David. Vive con la sua famiglia sulla collina di Montmatre dove altri  ebrei hanno trovano rifugio. Rifugio? La fragile sicurezza vacilla la mattina del 16 luglio quando dopo una tragica retata, 13000 ebrei vennero ammassati nel Vélodrome d’Hiver. Con Vento di primavera (La Rafle) Rose Bosch ricostruisce con abilità un episodio della seconda guerra mondiale mai raccontato ,in cui per la prima volta furono presi di mira dei bambini per annientarli. Il film mostra la quotidianità delle famiglie ebree, fatta di lavoro, di momenti scherzosi, di gioia, di comprensione, insomma la vita di persone come le altre. Con un sapiente gioco di ripresa lo spettatore si trova sempre al centro dell’azione, in una situazione di costante empatia. Una pellicola girata come un reportage (Rose è un ex giornalista) eppure l’azione non è narrata come in diretta ma attraverso due coreografie: quella degli attori di fronte alla macchina e quella delle tre macchine che girano attorno agli attori. Il risultato è intenso e notevole. anche perchè l’originalità del film sta nel raccontare la vita, il futuro.  Spesso al cinema i deportati ebrei sono mostrati come esseri passivi, sottomessi. Invece la pellicola della Bosch mostra un quadro completamnete diverso:ribellarsi all’ordine immorale, reagire, saper dire di no. Gli storici affermano, infatti, che se le forze armate francesi si fossero rifiutate di eseguire quella retata, questa non avrebbe mai avuto luogo.
 
Vento di primavera è il risultato di un lungo periodo di documentazione (tre anni) durante il quale Rose ha ripercorso giorno per giorno i fatti accaduti. Perchè i personaggi del film sono realmente esistiti, hanno vissuto l’oscena tragedia di quella lontana estate del 1942. Oltre che originale un film coraggioso e commovente: il pubblico diventa Sura e Schumel a cui vengono strappati i figli. Se l’obiettivo della regista era quello di “raccontare la dimensione interiore” noi pensiamo che abbia fatto centro in pieno!