Con i chicchi grandi se è da tavola e non da vino, un colore che va dal verde molto pallido al viola più scuro, come nel caso dell’uva americana, un sapore dal dolce più o meno intenso secondo la varietà e il livello di maturazione. Sotto la buccia sottile e semitraslucida c’è una polpa morbida e succosa. Alcune uve contengono semi e altre sono senza semi.
Ci sono oltre 10.000 diverse varietà di uva, uno dei primi frutti coltivati dall’uomo, e anche dei più diffusi in tutto il mondo. L’Italia è uno dei maggiori produttori, insieme a Francia e Stati Uniti.
LA QUESTIONE ZUCCHERI
Se confrontata con altri frutti, l’uva risulta più ricca di zuccheri: ne contiene circa il 16% del peso. Si tratta principalmente di zuccheri semplici, metà glucosio e metà fruttosio.
Per parecchio tempo, questo frutto è stato vietato ai diabetici, e questo ha lasciato nell’immaginario collettivo la convinzione che sia un alimento ad alto indice glicemico. È stato però ampiamente dimostrato che, nella polpa dell’uva, gli zuccheri non sono soli, ma accompagnati da fibre e da un gran numero di sostanze che svolgono un’azione protettiva sul nostro organismo anche relativamente alla glicemia: in primis, il resveratrolo, sostanza caratteristica dell’uva e di poche altre piante, che ha dimostrato di aumentare la sensibilità all’insulina, l’ormone che favorisce l’utilizzo del glucosio da parte delle cellule e quindi abbassa il livello di zucchero nel sangue. Per questo, oggi, l’uva, così come altri frutti, è permessa anche ai diabetici, all’interno di una dieta con un definito livello di zuccheri semplici. E tanto più, anche chi è attento al consumo di zuccheri e all’impatto glicemico della sua alimentazione, potrà consumarla tranquillamente come goloso fuoripasto.
UNA MERENDA LEGGERA
In effetti, con le sue 60 kcal per etto, l’uva rappresenta una merenda sana e naturale. Un grappolo che apporti anche 200 grammi di chicchi uva risulterà sempre meno calorico di una merendina, un pacchetto di cracker o un gelato, e fornirà all’organismo sostanze utilissime per il suo benessere.
UN FRUTTO NUTRIENTE…
Questo frutto di fine estate offre un bel paniere di vitamine. Non particolarmente ricca di vitamina C, offre però un discreto apporto di vitamine del gruppo B e un contenuto importante di vitamine E e K. Nell’uva nera sono presenti anche i carotenoidi, precursori della vitamina A.
Quanto a minerali, anche in questo caso ne troviamo numerosi in piccola quantità ma quelli che si distinguono sono il potassio, utile per la salute del cuore, di cui non ne assumiamo mai abbastanza, e il rame, elemento essenziale per le nostre difese immunitarie (per avere la tabella di composizione completa, vai a questo link).
PIÙ POLIFENOLI NELLA ROSSA, PIU PROFUMO NELLA MOSCATO
Tra le altre sostanze che entrano nella composizione dell’uva, hanno una grande importanza i polifenoli, che danno il loro contributo al gusto e al colore. Il flavanoli, ad esempio, sono i responsabili del gusto astringente dell’uva non del tutto matura, mentre gli antociani sono la causa del colore rosso. Se infine i monoterpenoli sono abbondanti, l’uva risulterà profumata, come nel caso dell’uva moscato.
ATTENZIONE A SCEGLIERLA MATURA
Non bisogna illudersi che, acquistata un po’ acerba, possa poi migliorare aspettando qualche giorno: il processo di maturazione dell’uva si interrompe una volta che il grappolo è staccato dal ramo. Per questo motivo bisogna fare attenzione al momento dell’acquisto e non prenderne in gran quantità, perché con il passare dei giorni perde rapidamente freschezza e tende a diventare amara.
FONTE: CUCINA NATURALE