Negli anni Ottanta, Kate Meaney è solo una ragazzina che gioca a fare il detective in compagnia dell’inseparabile Mickey la scimmia, il suo pupazzo preferito. Armata di penna e di taccuino, Kate si lancia in missioni spericolate, annotando con dovizia di particolari i tratti del volto delle persone che la incuriosiscono e, naturalmente, stilando liste contenenti i nomi di tutti i probabili sospetti. Col tempo ha affinato un metodo di indagine che prevede disegni e fotografie “rubate” preferibilmente all’interno del grande Green Oaks Shopping Centre: un gigantesco centro commerciale dal quale la piccola Kate sparisce all’improvviso, senza lasciare traccia. Mentre la memoria della bambina-detective si dilegua con il passare del tempo, vent’anni dopo la sparizione di Kate, le telecamere a circuito chiuso dell’Oaks Shopping Centre iniziano a trasmettere le immagini di una bambina con un pupazzo a forma di scimmia… Quella bambina è proprio Kate e, sulle tracce evanescenti restituite dalle telecamere, si lanciano le guardie giurate Scott e Kurt insieme a Lisa, una giovane commessa. Mentre tutti sono convinti che ciò che vedono sia reale, lungo i corridoi senza fine dell’alienante tempio del consumo da cui Kate è scomparsa tanto tempo prima, l’immagine della bambina assume la consistenza di un inquietante fantasma, costringendo gli spettatori a restare con il fiato sospeso, fino ad affrontare la più terribile delle domande: chi ha ucciso Kate Meaney? La bambina che sapeva troppoNewton Compton Editori