Il vento porta un primo sentore di primavera. È tempo di fare quattro passi, di fermarsi al sole su una panchina. In questo luogo di sosta ci si può dare il tempo di perdere tempo, ci si riscopre a pensare in un’altra maniera, più vasta, si può leggere…I libri da sfogliare seduti al sole devono essere piccoli, non pesanti, meglio ancora se inducono alla voglia di chiuderli e riflettere.
Come propongono Maurizio Stefanini e Sergio Luciano, autori di “L’avvocato e il banchiere” (Paesi Edizioni). Un racconto che analizza tutte le tappe della più grande sfida politica italiana degli ultimi tempi: dalla pandemia a Matteo Renzi, sino all’intervento del Quirinale. Un saggio in cui gli autori raccontano come Conte sia già stato archiviato dagli italiani, che confermano una volta di più di avere la memoria corta e di esaltarsi per ogni novità. Ma anche di non apprezzare l’arroganza del potere. Una sindrome che, inevitabilmente, colpisce chiunque governa.
Oppure può essere il romanzo controcorrente e sovversivo, “I sacrificabili” (Paesi Edizioni) di Luca Speciani.
Sopravvissuto miracolosamente a un attentato organizzato dalle bigpharma, il protagonista si ritrova questa volta in piena crisi pandemica. Per sfuggire alle restrizioni imposte dal governo, sceglie un isolamento dorato con Flavia, la donna che ama, e pochi altri amici. Insieme riscopriranno i loro valori più profondi attraverso un contatto sempre più intimo con la natura.