Perla dell’Arcipelago Toscano e dotata di una rete di sentieri e mulattiere che permettono di raggiungere gli angoli più selvaggi ed incontaminati dell’isola, Capraia è un vero e proprio paradiso del trekking. Non appena si posano sul suolo di questa nuvola di terra sospesa in mezzo a un cielo liquido purissimo, i piedi hanno subito un fremito. Questo è il loro habitat naturale, l’idea dalla quale sembrano essere stati separati nella notte dei tempi.  Un piccolo esempio per cominciare a sognare la fuga dal dominio delle automobili. Dal percorso principale, che parte a lato della chiesa di San Nicola, si possono raggiungere il Monte Arpagna e la Punta dello Zenobito, lo Stagnone ed il Monte delle Penne. Dopo il primo breve tratto carrabile, il percorso prosegue su una larga mulattiera in terra battuta fino al bivio per La Piana. Dalla Chiesa di Santo Stefano, si può raggiungere la solitaria Cala del Ceppo.  Proseguendo dal bivio per la Piana verso ovest si percorre un tratto pianeggiante con la vista che spazia sui vigneti recentemente reimpiantati e sulla folta macchia mediterranea. Sulla sinistra, nelle vicinanze della mulattiera, è visibile un antico caprile, dalla caratteristica forma a cupola, che merita senza dubbio una piccola deviazione.  Da qui, attraversando una vegetazione alta e rigogliosa, si giunge alla piana degli Stagnoli. Dopo un tratto pianeggiante e panoramico, si oltrepassa il bivio  per lo Stagnone e costeggiando il Monte Pontica, si giunge in breve alle abitazioni diroccate del Capo e della Colombaia. Un’ultima piccola fatica e si raggiunge la vetta (410 metro s.l.m.), dove troviamo i resti della costruzione metallica del vecchio osservatorio della Marina Militare. La vista spazia ad ovest sulla vicina Corsica, a sud su Elba e Montecristo e nelle giornate più limpide anche sulla costa toscana fino alle Alpi Apuane a nord.  Per informazioni APT Arcipelago Toscano Tel. 0565.914671E-mail: info@aptelba.itSito web: www.aptelba.it