Con circa un milione di euro incassati The next three days di Paul Haggis si posiziona al primo posto nella classifica italiana dei film più visti nel week-end. Dopo Crash (pellicola pluripremiata agli Oscar 2006) e Nella valle di Elah, il regista e sceneggiatore canadese torna con un thriller. Protagonista assoluto è Russel Crowe.“Salveresti la donna che ami sapendo che nel farlo ti trasformeresti in qualcuno che lei potrebbe non amare più?” Questa è la domanda che si è posto Paul Haggis e da questa scaturisce l’intero film. Come sviluppo dell’intera vicenda è stata scelta una situazione classica: un uomo assolutamente comune che per amore decide di cacciarsi in situazioni straodinarie. John (Russel Crowe), Lara (Elizabeth Banks) e il loro figlioletto Luke sono il ritratto della famiglia perfetta. All’improvviso tutto viene sconvolto dall’arresto di Lara per un omicidio che lei sostiene di non aver commesso. John crede fermamente nell’innocenza della moglie ma quando la Corte Suprema respinge l’ultimo appello e Lara tenta il suicidio, capisce che l’unico modo per poter tornare insieme è farla evadere dal sorvegliatissimo carcere di Pittsburgh. Riuscirà John, docente in un college pubblico, nell’impresa?Con The next three days Paul Haggis è riuscito a “confezionare” una pellicola di valore. Come dimostrano i risultati al botteghino, il film convince e appassiona. Merito anche dell’interpretazione di Crowe e della sua metamorfosi da uomo comune e bad man. Infatti nonostante la pellicola risulti un pò lenta nella prima parte (la pianificazione della fuga), nella seconda (la fuga vera e propria) ingrana e il ritmo si fa elevato. Trovate inaspettate, qualche scena al limite del credibile e rocamboleschi inseguimenti incantano lo spettatore. Ma ciò che più affascina è la bravura di Russel Crowe, capace di uscire dai soliti panni dell’uomo straordinario ed entrare, almeno per una buona metà del film, in quelli dell’uomo ordinario. Ma The next three days è soprattutto una storia di cieca fiducia nei confronti del proprio amore. Fa riflettere la scelta di Haggis di evidenziare come oggi internet sia una fonte inesauribile di metodi “poco ortodossi”: non a caso il personaggio interpretato da Crowe muove i suoi primi passi sul terreno dell’illegalità proprio spulciando tra i video presenti nella rete. Contribuiscono, nella riuscita di questo film, gli emozionanti brani musicali di Moby: Mistake e Be the one segnano idelebilmete nell’immaginario dello spettatore i punti di svolta di The next three days.