Il pubblico non è ancora stufo di duelli mortali e inverosimili tra uomini e macchine assassine. Lo dimostra il bilancio del primo weekend di proiezione di Terminator Salvation, quarto capitolo della serie sull’eroico John Connor e gli spietati mostri meccanici della Skynet: 1.465.000 euro è la cifra che surclassa tutte le altre, in un fine settimana che ha messo a confronto titoli di sicuro successo. Nonostante l’assenza di Schwarzy, sostituito dall’ex Batman Christian Bale, il film di McG ha sbaragliato i diretti concorrenti nelle sale italiane: Una notte al museo 2, bis dell’inarrestabile Ben Stiller alle prese con reperti animati, dopo una partenza disastrosa ha scalato la hitlist e si è piazzato al secondo posto, con gli 844.000 € dell’ultimo weekend che lo portano a 5,3 milioni totali (comunque lontani dagli 11,5 del primo episodio). Medaglia di bronzo per Angeli e Demoni: il kolossal di Ron Howard retrocede, mollando la vetta dopo tre weekend di primato: sono 17 i milioni incassati dall’esordio in sala, -39% rispetto al Codice Da Vinci. Ma il secondo film tratto dai romanzi cult di Dan Brown è comunque la pellicola più vista del 2009. Costato 200 milioni di dollari, marketing escluso, il quarto Terminator è stato un semi-flop negli USA e ora cerca il riscatto in terra europea. Ambientato in un 2018 insanguinato dalla rivolta dei robot, Salvation schiera un cast rinnovato: accanto al neo-protagonista Bale, compaiono l’esordiente Sam Warthington, nei panni di un imprevisto alleato di Connor; Bryce Dallas Howard (figlia di Ron), alias moglie di John ed Helena Bonham-Carter, nel ruolo della misteriosa Serena. Un breve cammeo di Schwarzenegger, peraltro ricostruito in digitale, è l’omaggio superstite agli albori della saga. L’attuale governatore della California ha definito “molto bella” la pellicola di McG, ribadendo tuttavia la sua preferenza per Terminator 2.