Ancora romanzo poliziesco. E anche stavolta l’indagine per un assassinio porta a scoprire misteriosi fatti risalenti a settant’anni prima, ma tuttora molto pericolosi. Al timone delle investigazioni è l’ispettore Aldo Manera. Questa la sinossi in flashback. Oggi: sulle tribune del circolo tennistico di Bologna, Adelmo Manera è distratto e irritato. Di seguire la partita neanche se ne parla, non dopo che gli è stato comunicato il suo prossimo incarico: indagare nella più totale segretezza sull’omicidio di un parlamentare molto in vista, trovato in casa sua con addosso i segni di una tortura efferata, lavoro di un meticoloso professionista della morte. Manera, sostituto procuratore dal passato forse non cristallino ma dalla fama di infallibile investigatore, non immagina nemmeno quali nuvole si stiano addensando sul suo futuro: l’apparente vicolo cieco del politico assassinato è in realtà una lunga strada che conduce a un’epoca lontana, a un enigma che si credeva dimenticato. 1936: le tribune del prestigioso Roland Garros di Parigi pullulano di agenti dei servizi segreti inglesi e nazisti, indifferenti alla finale del torneo di tennis ma attentissimi ai movimenti di un unico spettatore, l’alchimista ed esoterista Fulcanelli. Pedinarlo significa cercare di impossessarsi dei suoi due quaderni, sul cui contenuto vi è un’unica certezza: la nazione che se li aggiudicherà godrà di un enorme vantaggio sulle altre nella guerra che ormai nessuno sembra in grado di scongiurare. Ma la caccia si rivela più dura del previsto: i Paesi contendenti si moltiplicano e anche l’Ovra, la famigerata polizia politica fascista, vuole avere la sua parte. Uno dei due quaderni giunge infatti a Roma, nei laboratori di via Panisperna, dove il gruppo di fisici guidato da Enrico Fermi sta studiando le incalcolabili potenzialità dell’energia nucleare e dove gli scritti di Fulcanelli attraggono come calamite la prodigiosa mente di Ettore Majorana, il genio che proprio in quell’epoca misteriosamente scompare. Come scompaiono i due quaderni. Dal metodo logico-induttivo di Maigret alla vesta popolare e televisiva di Montalbano, l’ispettore Manera si annovera così tra i nomi eminenti della letteratura poliziesca, in un genere narrativo che assume sempre più le caratteristiche della produzione di consumo. Mario Coloretti – Roberto Tassoni
Tennis e nuvole
Cairo Editore