La linea artistica del Sala Umberto, per la prossima stagione, “rimane coerentemente legata al teatro comico d’autore”: parola del Direttore Artistico Alessandro Longobardi, che esprime soddisfazione per l’impennata del numero degli abbonati nell’anno appena trascorso: + 2800, pari a un aumento del 25% . Formula vincente non si cambia, quindi: largo spazio alla “risata intelligente” e allo stile brioso dei registi italiani contemporanei, con qualche incursione nella tradizione doc. Il piatto unico è completato da una sezione ragazzi ricca e articolata, con testi differenziati per livelli scolastici e aree tematiche. L’ouverture della stagione è affidata al team giovane del regista-attore Gabriele Pignotta, autore della divertente pièce sull’amore ai tempi di Facebok Ti sposo ma non troppo. A seguire, una dichiarazione di guerra e di amore per Roma firmata Massimo Wertmuller, dal titolo I dolori del giovane Wert…Muller. Malanni e gioie della femminilità nel terzo millennio sono gli ingredienti del monologo semiserio di Francesca Reggiani, scritto con Valter Lupo, Tutto quello che le donne (non) dicono. Parentesi classica con Metti in salvo il tesoretto di Walter Mramor, tragicommedia dell’equivoco ispirata all’Aulularia di Plauto. Mentre Ben Hur, di Gianni Clementi, affronta il tema incrociato dell’incertezza lavorativa e dell’immigrazione. I Sillabari di Paolo Poli ricalcano un testo di Parise e Sarto per signora è una classica commedia medio-borghese condita di corna e risate. Angelo Longoni dirige Testimoni, viaggio paradossale nella vita di due informatori costretti a cambiare vita e identità. Il “nuovo spettacolo” di Rodolfo Raganà è ancora top secret, mentre arcinoto è il gusto per l’assurdo quotidiano di Eduardo De Filippo, omaggiato da Armando Pugliese con Uomo e galantuomo. Chiudono il calendario Non c’è tempo, amore con la coppia Amanda Sandrelli-Blas Roca Rey e I compromessi sposi di Carlo Buccirosso, rilettura moderna del capolavoro manzoniano. Il Teatro per le scuole abbraccia colori e atmosfere diverse, dalle fiabe La Sirenetta e Il fantasma di Canterville ai temi seri della legalità (Minchia Signor Tenente) e del bullismo (Io me ne frego). Con la riconferma del teatro in lingua originale (Robinson e ManFriday, A Ghost At Canterville? e La Belle Epoque).      TEATRO SALA UMBERTOVia della Mercede, 50www.salaumberto.com