Nel dramma  di Harris W. Freedman  si ripercorre a ritroso la vita del compositore, a partire dal mistero della sua morte a soli 53 anni. Ancora oggi permane un dubbio: Tchaikovsky è morto di colera asiatico? Oppure si è tolto la vita perché lo Zar gli impose la scelta tra l’esilio o il suicidio per evitare il processo per sodomia, essendo l’omosessualità considerata illegale all’epoca?  Sulla scena due attori e due attrici, accompagnati dalla musica dal vivo per pianoforte e violino, danno vita alla figura del compositore, a suo fratello Modeste, sua sorella Alessandra e la nipote Tatyana, l’ amante Alexsey, il direttore del Conservatorio Nicolai Rubenstein, la moglie Antonina. E poi la ricca vedova Nadezhda Filaretovna Von Meck che sostenne economicamente Tchaikovsky per dodici anni.  Uno spettacolo, dove la musica è coprotagonista accanto alla parola, con le coreografie di danza curate da Lydia Biondi.  Il ritratto di un uomo dalla personalità incredibilmente sfaccettata. Genio della musica. Estremo nel positivo e nel negativo: irascibile, insicuro, generoso, tenero, profondamente legato alla sua famiglia ma allo stesso tempo oppresso da loro, per la mancata accettazione della sua omosessualità.  TCHAIKOVSKY
Scritto e diretto da Harris W. Freedman
Traduzione Gail Roberts e Lydia Biondi
Costumi Cabiria D’Agostino
Movimenti coreografici Lydia Biondi
Aiuto regia Giovanni Morassutti
Assistente alla regia Teresa Pascale
Designer luci Dario Aggioli
Fotografo di scena Rafael Jeneral
Produzione esecutiva Mariano Grimaldi
Organizzazione – Elisabetta Nepitelli Alegiani  Millelire – Biglietto € 12,00 – rid € 10,00 – Tessera associativa € 2,00 – feriali h. 21.00 – festivi h. 18.00 – Tel 06.397.51.063