20 Sigarette Regia: Aureliano Amadei  Opera prima per il regista Aureliano Amadei, classe 1975, autore dell’omonimo romanzo autobiografico sulla strage di Nassirya, da cui è tratto il filmLa storia parla appunto di Aureliano Amadei (Vinicio Marchioni), anarchico ventottenne romano con ambizioni nel campo cinematografico, che parte a seguito di una spedizione diretta in Iraq per girare un film nei panni di aiuto regista. Purtroppo il giovane ha la sfortuna di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato, assieme al regista e la scorta, che vengono coinvolti nell’esplosione di un attentato kamikaze del quale sarà l’unico superstite. Narrato in prima persona dal protagonista, il film evidenzia la crescita interiore di un ragazzo intelligente ma poco riflessivo che trascorre le proprie giornate in attività varie, intervallate da pause sigarette che sembrano essere il suo unico piacere. Anestetico psicologico per impedire che la sofferenza arrivi a galla. La pellicola intervalla momenti di pura commedia all’italiana con stralci di crudo realismo in prima persona, aiutato da un buon cast, merita di essere visto, nonostante il diseducativo oltre che  smisurato numero di sigarette consumate in scena. MalavogliaRegia: Pasquale Scimeca  Dopo “La terra trema” di Visconti, il regista Pasquale Scimeca è alle prese con la seconda trasposizione cinematografica di un romanzo di Giovanni Verga adattato ai giorni nostri. Girato ad Acitrezza, il film rispetta gli intenti veristi del romanzo, mantenendo i personaggi legati alla propria realtà grazie all’uso del linguaggio dialettale aggiungendo però nuovi spunti narrativi e personaggi come l’immigrato clandestino salvato dal giovane ‘Ntoni.  I protagonisti della storia, sono appunto i Malavoglia, una famiglia di umili origini composta da Padron ‘Ntoni (il nonno), Bastianazzo (il padre), Maruzza (la moglie) e i figli (‘Ntoni, Mena, Alessi e Lia), i quali sopravvivono grazie alla fonte di reddito rappresentata dalla “provvidenza”, un vecchio peschereccio, che è anche il cardine della tradizione familiare tramandata di generazione in generazione. Il vero protagonista della storia èil figlio ventunenne ‘Ntoni (Antonio Ciurca), già interprete di Rosso Malpelo, che traina la vicenda dall’inizio, sognando di scappare dalla Sicilia per concretizzare il suo sogno di diventare un compositore di musica elettronica. Film dai toni variegati e ricco di complicazioni che ci garantiscono uno sguardo privilegiato sul rituale antico di una famiglia della periferia siciliana, I Malavoglia rappresenta secondo il regista questo “inverno del nostro scontento” quello dei ragazzi del Sud, i cui sogni vengono strappati dal mare che “ci alletta, ci illude e  ci rapina di ogni cosa”, restituendoli sotto forma di relitti.