«Carlo Ponti mi ha dato e insegnato tutto. Io sono la persona che sono anche grazie a lui. Lo incontrai che ero una ragazzina di 17 anni e lui mi è stato vicino da subito come un padre… Fu lui che iniziò a farmi fare i provini anche se andavano sempre male: i tecnici dicevano che non avevo il viso adatto alle riprese, la bocca troppo grande, il naso troppo pronunciato, il viso corto… Carlo mi propose persino di accorciarmi il naso ma figuriamoci se io potevo accettare una cosa del genere!».
Ecco una delle confidenze che, alla vigilia del suo ottantesimo compleanno, il prossimo 20 settembre, Sophia Loren ha concesso al settimanale OGGI.
La Loren, in una intervista esclusiva, parla a OGGI del grande amore per il marito («Quando incontrai Carlo iniziai a sentirmi finalmente capita e protetta, a lui bastava uno sguardo per sapere cosa pensavo… Quando io e Carlo capimmo di essere innamorati, nel 1954, sul set de La donna del fiume, io sentii che lui era l’uomo della mia vita e il resto non mi interessava più») ma anche di altri straordinari incontri.
Come quello con Cary Grant, che si innamorò di lei al punto da chiederle di sposarlo: «Cary era un uomo speciale, pieno di grazia e di gioia di vivere. E ci capivamo perché, come me, aveva un passato difficile alle spalle. Io però avevo chiaro che volevo vivere nel mio Paese e desideravo una vita normale. Tra noi ci fu una profonda amicizia che poi è durata per tutta la vita».
A OGGI, la Loren dice anche: «Io sono una persona positiva, guardo sempre avanti. Non c’è stato mai tempo per la nostalgia. Le sfide e la passione ti mantengono sempre giovane. E poi io ogni giorno mi invento qualcosa che mi fa stare bene, anche una piccola cosa come leggere o mettere ordine tra le mie cose».