Tailleur blu-genziana con maniche in piume di cigno, abiti con gonna a corolla gonfiate di crinolina, spolverini bordati di jais e swarovski. Dedicato alla Bette Davis di Eva contro Eva, il modello a sirena, a righe trasversali bianche e nere, tempestato di strass. Sandali fetish, con tacchi e zeppa in pavé di cristalli. Questa la donna di Lorenzo Riva, ieri sera a Palazzo Valentini. E la sposa? Da favola. Infatti l’abito da sposa indossato da Agnese, modella lettone, musa di Valentino e tra le modelle licenziate dalla stilista Curiel perché troppo magra, è stato realizzato dallo stilista di Monza per una principessa indonesiana.
Capo in stile fortunity con corpino in delicato pizzo macramè interamente tempestato da 300 diamanti Leo Cut, il diamante più luminoso al mondo e unico grazie alle 66 faccette (8 in più rispetto a quello del tradizionale taglio brillante).
250 carati di ineguagliabile la luce creata dal perfetto gioco di simmetrie, fanno dell’abito da sposa firmato Riva, un capolavoro del valore di 2.000.000 di euro!
Abbinato al corpino una gonna a pieghe in georgette panna con inserti in chiffon e maniche a volant, sottolinea classe e femminilità. Alla trasgressione ci pensano i guanti di pelle rossa e le scarpe dello steso colore.
«Animalista convinto», Riva ha poi esibito l’unico pezzo della collezione in pelliccia, una giacca viola con collo in volpe che accompagna la giacca «King Kong», con maniche in piume di cigno.