A metà strada tra la pasta e il cuscus, di sicura origine araba, la fregola è un ingrediente indispensabile nella cucina costiera del sud della Sardegna. Si prepara con semola di grano duro, acqua, sale e… grande abilità. La lavorazione della fregola può apparire semplice nella descrizione ma di fatto richiede una buona manualità e una certa esperienza.
Se volete cimentarvi dovete sistemare la semola in un recipiente largo, quindi spruzzare piccole quantità d’acqua salata e, lavorando con la punta delle dita, ottenere dei piccoli grumi simili a pallottoline. Uno volta finita la semola, fate essiccare la fregola all’aria oppure infornatela e tostatela. La fregola si trova facilmente in commercio ed è disponibile in diversi tipi: a grana piccola, media e grossa.
Come si cucina
La fregola si prepara come la pasta: dopo una lessatura in acqua salata si fa insaporire con sughi a base di verdure, di pesce o di carne. In alternativa si può cuocere a vapore oppure insieme a condimenti con l’aggiunta di un’opportuna quantità d’acqua o di brodo. Particolarmente nota e apprezzata è la fregola con le arselle, un primo piatto a base dei pregiati molluschi locali spesso confusi con le vongole, la cui raccolta viene effettuata ancora a mano con fatica e pazienza dagli arsella tori presso le lagune costiere dell’isola.
FONTE: CUCINA NATURALE