Il territorio di Bolzano e i suoi dintorni (www.bolzanodintorni.info) è noto per le specialità gastronomiche e i suoi gusti, straordinaria fusione di cultura alpina e mediterranea, frutto di secoli di tradizione e passione contadina. Come in tutto l’Alto Adige, l’attenzione per l’autenticità e il rispetto per i sapori locali si unisce alla qualità e a un tocco di originale e curiosa innovazione. Non solo Speck, mele, latte e formaggi prelibati dunque, ma anche insolite proposte culinarie che nascono dalla curiosità per la propria storia e dall’impegno per promuovere le virtù del territorio. Un viaggio autunnale attraverso le vie dei piccoli borghi di Anterivo o della Val Sarentino, lungo i panorami della valle dell’Adige o dell’Altopiano del Renon, sono l’occasione per compiere piacevoli scoperte da intenditori gourmet. Tra le specialità del territorio, il Caffè di Anterivo, la pera essiccata “Kloatze”, il succo di mela di montagna e la deliziosa cioccolata al pino mugo, sono le golosità delle tradizioni ritrovate da gustare sul territorio.
La frutta: dal Renon alla Strada del Vino, mele protagoniste
La magnifica posizione, particolarmente soleggiata, ha fatto sì che l’agricoltura dell’altipiano del Renon, sopra Bolzano, sviluppasse prodotti tipici e di alta qualità. Tra questi, la deliziosa pera essiccata “Kloatze”, la cui conservazione viene favorita dal clima mite e secco del Renon: una rarità impiegata in gastronomia e divenuta un marchio protetto, grazie alla reinterpretazione di originali ricette. La Kloatze può essere consumata direttamente dopo il processo di essiccazione oppure lavorata in molti altri modi (farina, yoghurt con pezzetti di pera essiccata, gelato e pane, ad esempio). Da provare il formaggio prodotto presso il maso Erschbaumerhof di Auna di Sotto.
Le specialità, dallo Speck al caffè di lupino
Tra i prodotti più particolari che arrivano dalla zona di Bolzano, il caffè di Anterivo merita una menzione speciale: prodotto nell’omonimo paesino, è in realtà un surrogato che non contiene alcuna caffeina, fatto esclusivamente con lupino e orzo coltivati a 1.200 di altezza dove, da giugno a settembre, si può godere della fioritura di queste due coltivazioni. I prodotti attualmente disponibili sono tre: Caffè di Anterivo “Voltruier Lupine”, unico ingrediente il lupino Lupinus pilous; il Caffè di Anterivo “Voltruier Lupine & Gerste”, miscelato con orzo (in particolare: 80% lupino Lupinus pilosus e 20% orzo); il Caffè di Anterivo “Voltruier Gerste”, di caffè d’orzo al 100% prodotto ad Anterivo. Il caffè ricavato dal lupino è sopravvissuto negli ultimi decenni grazie ai pochi semi custoditi da alcune donne di questa piccola località altoatesina. Tra i vari prodotti a base di lupino, è possibile degustare anche il formaggio, la birra, la grappa, venduti naturalmente nei negozi di Anterivo.
Saliamo nella selvaggia Val Sarentino per trovare un’altra specialità “made in Bolzano e dintorni”: si tratta della cioccolata al pino mugo, inventata dal pasticcere Anton Oberhöller sfruttando la preziosa essenza naturale di questa tradizionale conifera altoatesina. Per lui solo cioccolato biologico proveniente dal commercio equo e solidale e olio di pino mugo da coltivazioni a km zero, per un cioccolato amaro che si scioglie delicatamente in bocca lasciando un morbido sapore di erbe e menta. Ma la Val Sarentino è uno scrigno prezioso, dove si possono trovare anche salumi eccezionali come lo Speck (prodotto ad esempio dal maso Stofner, leggermente affumicato e speziato, salato a secco, stagionato all’aria pura di montagna almeno per 6-8 mesi) e gli straordinari formaggi del maso Hinterprosl.
Chiudiamo infine con un altro prodotto tipicamente autunnale: la polenta di Caldaro, “reintrodotta” dal Consorzio wein.kaltern e prodotta con mais coltivato sui terreni della zona. Perfetta da gustare con un bicchiere di Lago di Caldaro fresco, per assaporare in toto il terroir della zona.
E a Natale? C’è lo Zelten!
Tradizionale specialità natalizia, lo Zelten è un dolce a base di frutta secca mediterranea, spezie orientali e bontà altoatesine. Ogni pasticciere ha la sua ricetta segreta e tanti altoatesini lo preparano in casa per fare un regalo di Natale alle persone care. È consigliata la preparazione qualche settimana prima di Natale, perché lo Zelten diventa ancora più buono “maturando” qualche giorno in più.