Attratti da offerte mirabolanti e sconti imperdibili, in concomitanza con l’inizio dei saldi anticipato al 3 gennaio, circa 5 milioni di italiani avvertiranno quell’irrefrenabile desiderio di acquistare qualsiasi oggetto o indumento a prezzo ribassato posto in bella mostra nelle vetrine del Belpaese. Si tratta dello “shopping compulsivo”, una vera e propria patologia che colpisce circa l’8% della popolazione, con una netta prevalenza delle donne. A fornire una dimensione del disturbo psichiatrico, che è stato descritto per la prima volta dai neurologi a inizio ‘900 e che è diventato oggetto anche di uno studio dell’Iowa University, è lo psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, secondo cui all’origine del problema c’è un costante bisogno di gratificazione emotiva, riversata nell’acquisto spasmodico.
“Esiste una vera e propria patologia legata allo shopping – afferma il dottor Michele Cucchi – E’ identificata dalla incapacità di scegliere di non comprare. Quindi le persone che soffrono di tale disagio un po’ come gli alcolisti, un po’ come i giocatori d’azzardo, non possono fare a meno di comprare. Seppur reputino il comportamento del tutto disfunzionale, alla fine non riescono a sottrarsi. Il meccanismo che lega tutti noi allo shopping “compulsivo”, ovvero quello patologico, è la gratificazione emotiva di cui abbiamo bisogno costantemente, appagamento che può derivare anche da varie forme di coccole, fra cui il cibo, l’acquisto di un vestito o di un oggetto per cui sviluppiamo il desiderio che poi appunto soddisfiamo. La cosa in sé è fisiologica, normale, fino a che manteniamo la facoltà di scegliere. Quando le nostre giornate vengono scandite dall’acquisto come unica forma di gratificazione a quel punto è evidente il problema”.
Ecco infine i 4 consigli di Michele Cucchi per non farsi sconfiggere dallo shopping compulsivo e vivere con serenità i saldi che partiranno il 3 gennaio:
1. GODITI I PICCOLI MOMENTI
Imparare a gratificarsi sempre nelle giornate, concedendosi piccole coccole in varie forme, ci aiuterà a ritrovare un equilibrio con una parte di noi che esiste e va rispettata e, soprattutto, ascoltata.
2. FACCIAMOCI UNA DOMANDA E DIAMOCI UNA RISPOSTA
Porsi sempre la domanda “Le cose che faccio e che mi pesano potrei farle diversamente?” o “E’ proprio quello che voglio o è qualcosa che sto subendo?” Abbiamo sempre una alternativa e spesso ci costringiamo a fare cose che alla fine non ci rendono felici.
3. IL PRIMO PASSO E’ PIACERSI
Dobbiamo imparare a piacerci, non siamo perfetti e spesso le nostre aspettative devono essere viste come opportunità e non come esami da centrare, come stimoli alla crescita, non sentiamoci sbagliati perché non otteniamo ciò che gli status sociali ci impongono. Apprezziamoci anche con i nostri difetti.
4. AFFRONTA LE TUE PAURE
Non evitiamo le nostre paure ma guardiamole dritte negli occhi: questo ci farà sentire molto più forti. Non cadiamo nella tentazione di mentire a noi stessi nascondendoci le nostre fragilità, sarebbe solo l’ennesimo autogol.