Rosaria Capacchione è una giornalista che lavora come cronista giudiziaria al quotidiano Il Mattino. Da 29 anni indaga sugli affari illeciti della criminalità organizzata. Le sue inchieste danno fastidio ai clan. Infatti qualche giorno fa, la camorra in un’aula di Tribunale è arrivata a minacciarla. E proprio come era già successo allo scrittore Roberto Saviano, dopo il libro Gomorra (Mondadori), anche a lei è stata assegnata la scorta.Due imputati del Processo Spartacus, Francesco Bidognetti e Antonio Iovine, nell’ultima udienza hanno accusato la giornalista di influenzare la Corte d’Appello con i suoi articoli. Ma perchè Rosaria è nel mirino dei camorristi? “Mi temono perché so tutto quello che hanno combinato dal 1985 a oggi- racconta la giornalista – ma i Casalesi non ce l’hanno solo con me. Minacciano anche il giudice Raffaele Cantone, che ha sequestrato beni ai clan per migliaia e migliaia di euro. E lo scrittore Roberto Saviano, che li ha sputtanati in tutto il mondo”. Nonostante tutto Rosaria non si piega e continua la vita di sempre auspicando che i politici promuovano “un’economia pulita, che blocchi quella sporca”. E che i giornalisti, quelli bravi, ignorino “i comunicati stampa per capire, oltre al chi e che cosa dei fatti, anche il perché.”