Tornare alla sana alimentazione “made in Italy” e dimenticare gli inutili attacchi alla dieta mediterranea. Questo il messaggio di Roberto Ferrari, primo italiano alla guida della Società Europea di Cardiologia (ESC), al Congresso annuale di Monaco di Baviera,cui prendono parte 35000 cardiologi di tutto il continente.Il regime alimenatare mediterraneo è, infatti, sempre meno praticato nel nostro Paese: ben 6 famiglie su 10 consumano meno frutta, verdura e olio d’oliva, mettendo a rischio la propria salute.A confermare gli stessi dati, una recente indagine della Fao che dimostra come negli ultimi 45 anni la dieta mediterranea sia stata gradualmente abbandonata dai luoghi in cui ha avuto origine, specie tra le famiglie italiane. «Un vero peccato – commenta il professore Ferrari,- perché mangiar sano è il modo più efficace, per mantenersi in salute». Solo in Italia si stimano ciurca 15 milioni di ipertesi, 3 milioni di diabetici e 4 milioni di cardiopatici.Inoltre, un cittadino su 5 presenta valori di colesterolo troppo alti.Per questo nasce, con una sede messa a disposizione dalla Regione Sicilia, il primo Ossevatorio (www.dietamediterraneaesalute.org)perla valorizzazione della dieta mediterranea, che coinvolgerà le più rilevanti discipline, come cardiologia, oncologia e diabetologia, ma anche le malattie metaboliche e la pediatria. «Perché questo regime alimentare – insiste Ferrari – è davvero l’arma vincente per la prevenzione delle patologie cosiddette figlie del benessere».