“La Condizione della Memoria” di Giulia Corsalini (GUANDA) è un romanzo che affonda le sue radici in un borgo del centro Italia, dove le tracce di un tempo passato si intrecciano con il presente delle protagoniste, madre e figlia, mentre tornano a vivere nella casa di famiglia per una vacanza estiva. Attraverso la narrazione avvolgente, l’autrice ci conduce lungo le strade deserte e nei palazzi abbandonati, restituendo vita e palpabilità a un passato che sembrava ormai perduto.
Il ritorno al luogo dell’infanzia fa risvegliare in Anna, la protagonista, un turbine di emozioni e ricordi sepolti, che emergono mentre percorre la scalinata di pietra logora, simbolo tangibile della sua storia personale. In questo contesto sospeso nel tempo, l’incontro con Luca, il proprietario del palazzo di fronte, assume una rilevanza particolare. La sua presenza enigmatica e la sua vita disordinata fungono da catalizzatore per nuove possibilità e prospettive di futuro per Anna e sua madre.
L’Autrice esplora con maestria i confini della memoria e della nostalgia, trasformando il borgo in uno spazio mitico in cui passato, presente e immaginazione si fondono in un’unica dimensione temporale. La scrittura dell’autrice evoca suggestioni letterarie di autori come Sebald e Brodskij, regalando al lettore pagine intrise di una profonda riflessione sulla natura umana e sui legami che resistono al trascorrere del tempo.
Attraverso piccoli gesti di riappropriazione e la promessa di un possibile ritorno, l’Autrice ci ricorda che nulla di ciò che è stato davvero va perduto per sempre, ma può essere rivissuto e reinterpretato nel fluire inarrestabile della vita.