Ma che cosa sono in realtà i radicali liberi? Molecole instabili in quanto posseggono un elettrone anziché due, per ottenere l’elettrone mancante si attaccano ad altre molecole che però a loro volta diventano instabili. Si tratta di gruppi chimici che con l’ossigeno generano energia, innescando un meccanismo che si chiama ossidazione. Ad esempio un chiodo sottoposto ad acqua ed aria si ossida, se si accende un fiammifero si genera combustione grazie all’ossigeno presente nell’aria. Un fiammifero però può accendere il gas come può bruciare una casa. Così i radicali liberi sono necessari al corpo perché innescano reazioni importanti, ma se vengono prodotti in quantità superiori al necessario sono dannosi.
Esposizioni a radiazioni (raggi X), fumo di sigaretta, scarichi delle auto, alcuni metalli, calore, droghe e persino il sole (raggi ultravioletti) ne provocano un aumento considerevole In tal caso, e ciò accade praticamente sempre, bisogna provare a fermare questo processo di reazioni a catena. E qui entrano in gioco gli antiossidanti, sostanze che servono a ritardare o prevenire il danno o la distruzione provocati dall’ossidazione. Pensate al cibo che conserviamo: esso si deteriora a causa dell’ossidazione e il grasso, ad esempio, diventa rancido per via della reazione innescata dai radicali liberi.
É per questo che nei cibi si utilizzano i conservanti che da una parte cercano di contrastare l’ossidazione, ma dall’altra possono generare mutazioni chimiche nei cibi stessi. Per fortuna il nostro organismo possiede per natura degli antiossidanti, come le vitamina C, E. Entrambe assorbono le molecole instabili e spesso combattono insieme.
I radicali liberi nel loro ruolo distruttivo, sono causa dei disturbi arteriosi e cardiaci, ma anche di ictus, cataratta, dei processi di invecchiamento e probabilmente anche del cancro.
L’utilizzo di una dieta corretta, ricca di frutta e verdura, previene questo genere di malattie.
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