La “soggettiva” di un personaggio o “l’oggettiva” di uno sguardo esterno sono sempre al centro di una vicenda che consegna allo spettatore una vita privilegiando il tono colloquiale della narrazione e riducendo all’essenziale l’azione teatrale. La guerra, l’infanzia, la condizione femminile, l’imprevedibilità dell’amore sono i temi delle vicende narrate.
 La casa dopo il ponte, la bambina dei ranocchi, la magliana, lo sbandato  sono i titoli che siglano le diverse storie. Il tono della scrittura varia secondo la vicenda, dalle cadenze quasi liriche de la casa dopo il ponte all’asciuttezza bassa e spietata de la magliana. Tutte le storie hanno in comune l’attenzione alle peculiari sonorità della lingua toscana e l’aspetto visionario e vagamente gotico del soggetto.