Ogni anno, a Pasqua, milioni di uova sode finiscono su tavole imbandite, dentro insalate, sopra vassoi decorati come altari familiari.
Eppure pochi si fermano a riflettere su un fatto lampante:
l’uovo sodo ci rappresenta. Forse fin troppo bene.

Non è solo una proteina a lunga conservazione. È una metafora esistenziale tonda, perfetta, fragile ma tenace.
E come tutti noi, ha delle crepe anche quando sembra intero.

1. Il guscio: quella corazza sociale che scricchiola appena ci toccano

L’uovo sembra duro.
Ma basta un cucchiaino. O una domanda di troppo a tavola.

📌 Guscio = persona che finge di stare benissimo
📌 Cucchiaino = chi chiede “Allora, quando ti sistemi?”

2. Il bianco sodo: la parte che mostriamo, anche se siamo già cotti

Hai presente quando l’albume è troppo cotto e ha quell’odore un po’ troppo diretto?
Benissimo.
Quella è la tua parte funzionante, presente, operativa, ma già un po’ stanca.

📌 Ti alzi, cucini, sorridi.
Ma dentro: sono cotta da martedì scorso.

3. Il tuorlo: cuore tenero, pieno di roba

Il centro dell’uovo è dove sta la roba vera: sentimenti, ansie, memorie, l’amore per chi non ti scrive più da mesi, il bisogno di essere capita anche se parli poco.

A volte è cremoso. A volte farinaceo.
Ma è sempre tutto ciò che ti rende viva.

📌 Tuorlo = emozione con un timing imperfetto
📌 Consistenza variabile = normalità psicologica nel 2025

4. Le crepe: quando ti sbucciano male e perdi dei pezzi

Lo conosci quel momento?
Quando qualcuno prova a starti vicino ma toglie troppo guscio, troppo in fretta.
E ti si porta via pezzi di albume.
E tu resti lì, tutta irregolare, un po’ meno bella, un po’ più vera.

📌 È fastidioso. Ma anche umano.
Le relazioni tolgono guscio.
Qualcuno lo fa con cura. Qualcun altro no.
Spoiler: sei comunque nutriente.

5. Rinascere dopo la bollitura

Siamo tutte uova immerse in acqua bollente, ogni tanto.
Eppure ne usciamo intere, mangiabili, servite su un letto di rucola.

C’è dignità anche nella cottura.
E forse, più che essere perfetti, dovremmo imparare a far pace con la nostra consistenza.

L’uovo sodo non è solo una decorazione pasquale.
È un modo elegante e simbolico per dire:

“Mi sento fragile, ma ho ancora del contenuto.”

Quindi la prossima volta che lo mangi, pensaci.
E ringrazialo per aver rappresentato la tua intera condizione psicofisica… con così tanta dignità ovale.