21 luglio del 1969. Siamo in un quartiere di Roma, ed è una stupenda notte di luna. Sulla terrazza di un palazzo signorile, un muratore sta lavorando ad un manufatto abusivo. I personaggi tutti facenti parte la stessa famiglia, stanno allestendo lo spazio all’aperto, per assistere insieme all’evento televisivo dell’allunaggio. L’uomo poserà il primo piede sulla luna e per la prima volta guarderà la terra dallo spazio. E’ un’umanità varia: genitori, figli, nuore e futuri cognati si alternano in discussioni interminabili.  Il capo famiglia é il Sor Achille, classico patriarca, destinato dalla storia, a decidere per tutti. I conflitti familiari sono evidenti, ed Olga, la moglie di Achille, tenta disperatamente di mediare. E’ stata proprio sua l’idea di quella serata, che vorrebbe essere di pacificazione, ma che si sta trasformando in ulteriore occasione di scontro. Una figlia adottata, Marina, aspirante suicida, un figlio scapestrato, Mariano, che sogna l’America, un terzo figlio, Mario, con vistosa moglie a carico, Immacolata, e dedito all’intrallazzo. C’è infine Erminio, fratello di Olga, ex partigiano e stralunato poeta. Il primo passo di Armstrong sulla luna è ormai vicino, quando l’arrivo della polizia, che si appresta ad arrestare Mario, sconvolge il programma della serata.  La stessa terrazza, progressivamente coperta quasi completamente dagli abusi, scandirà la vita dei  nostri protagonisti, passando per il 1978 per arrivare al 1993. Due anni emblematici nella recente storia d’Italia: quello del rapimento di Aldo Moro e della fine della Prima Repubblica.  Sussurri, anche tragici, del recente nostro passato sembrano più lievi, accompagnati dalle straordinarie e indimenticabili canzoni delle varie epoche, cantate dal vivo dai protagonisti.