E’ lo skin rejuvenation la nuova frontiera della medicina estetica. Ringiovanire e migliorare la qualità della pelle è un imperativo. Che si parli di viso, mani o décolleté, le donne, e sempre più uomini, desiderano avere un bell’aspetto che sia il più fresco, naturale e giovane possibile, anche a dispetto dell’avanzare dell’età. E il tutto senza bisturi.
Ricorrere alla medicina estetica è una moda senza confini. Gli Stati Uniti, anche in questo, sono apripista: nel 2016 negli States sono stati eseguiti più di 1milione 780mila interventi di chirurgia estetica (+4% rispetto al 2015) e oltre 15milioni di trattamenti mini invasivi.
L’Italia tiene il passo e, secondo i dati Isaps del Global Aesthetic Survey, si conferma al 4° posto della classifica mondiale, dopo USA, Brasile e Giappone, per spesa in medicina estetica, sia per interventi di chirurgia che per trattamenti mini invasivi.
Questi ultimi, secondo il Centro Ricerche Syneron Candela, nel 2016 hanno segnato un +14% rispetto all’anno precedente: se le rughe restano il nemico più temuto, il trend è quello del ringiovanimento mani, la parte del corpo che più tradisce l’età anagrafica.
La tecnologia a picosecondi ha cambiato il panorama dei moderni trattamenti mini invasivi di ringiovanimento facciale e della pelle invecchiata e fotoinvecchiata del collo e delle mani.
La strada è stata aperta dal PicoWay, ma adesso è arrivato in Italia l’innovativo PicoWay Resolve, di Syneron Candela, un rivoluzionario sistema laser frazionato a picosecondi, che per la prima volta utilizza due lunghezze d’onda – 532 nm e 1064 nm – anziché una singola, e che insieme consentono un trattamento più efficace e completo dei tessuti, sia che si tratti di rughe, tono della pelle e consistenza, sia per il ringiovanimento e il miglioramento estetico di lesioni pigmentate e di cicatrici di diversa origine.
“Se il laser a picosecondi ha segnato un punto di svolta, il nuovo PicoWay Resolve, grazie alla doppia lunghezza d’onda e al particolare sistema di frazionamento “olografico” del raggio laser, è un approccio unico al mondo, originale, molto efficace e performante – ha spiegato il prof. Giuseppe Scarcella, medico chirurgo, specialista dermatologo con esperienza trentennale nell’utilizzo dei laser in Dermatologia chirurgica, oncologica ed estetica e responsabile nazionale del Dipartimento high-tech I.S.P.L.A.D. Da oggi il laser PicoWay è efficace nello skin rejuvenation e nel trattamento di rughe, lassità cutanea, pori dilatati, cicatrici acneiche, con grande efficacia su viso, décolleté e mani”.
Il trattamento PicoWay Resolve utilizza un manipolo laser che fraziona il raggio laser principale in fasci più piccoli e identici, del diametro di circa 0,1 mm ciascuno, per il trattamento di cicatrici da acne e rughe, che spesso derivano dalla perdita di collagene ed elastina della pelle. Il laser ad impulsi ultra-brevi, a picosecondi, (un trilionesimo di secondo), arriva al di sotto della superficie della pelle, l’epidermide e, attraverso l’effetto PLASMA prodotto dalle sue altissime potenze, crea delle piccole cavità che nei giorni successivi al trattamento vengono poi riempite da nuovo collagene prodotto dalle cellule deputate a questo scopo e stimolate da questi minuscoli, precisi e potentissimi piccoli raggi frazionati. Tutto ciò stimola la produzione di collagene ed elastina, lasciando integri gli strati cutanei più esterni; limita notevolmente eventuali effetti collaterali e complicanze e produce degli ottimi risultati sul ringiovanimento, miglioramento della texture e lassità cutanea, delle discromie e di eventuali cicatrici presenti.
“Nel 90% dei casi – evidenzia Scarcella – viene richiesto da donne tra i 35 e i 65 anni di età. Quando invece bisogna trattare le cicatrici acneiche, l’età media dei pazienti si aggira sui 20-30 anni, nel 60% sono donne, nel 40% uomini. Un aspetto molto interessante di Resolve è che non è doloroso, può provocare solo un lieve pizzicore. È sufficiente un ciclo di 2-5 sedute in base alle condizioni del soggetto e subito dopo il trattamento si utilizza una comune crema idratante, la stessa che si usa quotidianamente, e dei normalissimi filtri solari; e, qualora la paziente lo desiderasse, può tranquillamente truccarsi subito dopo il trattamento riducendo l’eventuale disagio praticamente a nulla. Ogni anno si consiglia una seduta di mantenimento e riguardo i costi, per esempio sull’intero viso si può arrivare a spendere in media 400 euro a seduta”.
Per maggiori informazioni www.syneron-candela.it