Sarà perché si affaccia sull’Oceano Atlantico o perché sorge su sette colli, ma sta di fatto che Lisbona è diversa da tutte le altre capitali europee; come scrisse il celebre poeta Fernando Pessoa, ciò che la rende unica è soprattutto il suo cromatismo, quel caratteristico gioco di luci e colori che invade la città, particolarmente evidente nelle miti giornate primaverili, quando il cielo è limpido e il sole esalta le mille tonalità di questa splendida città. Dunque quale periodo migliore per visitarla se non durante le vacanze pasquali che, tra l’altro, costituiscono l’occasione giusta per scoprirne abitudini e tradizioni.

Per visitare Lisbona si può soggiornare in uno dei cinque Heritage Hotels, alberghi di charme situati nel centro storico, dove ogni singolo dettaglio è pensato per rafforzare il legame con la città, affinché l’ospite viva un’esperienza unica e irripetibile tra presente e passato.

Chi ha soggiornato almeno una volta a Lisbona, ha passeggiato per le sue vie, ha respirato la sua atmosfera, conferma che le emozioni qui vissute sono difficili da provare in altri luoghi, seppur altrettanto noti e suggestivi. Nel romanzo “Sostiene Pereira”, ambientato proprio nella capitale portoghese, Antonio Tabucchi sottolinea il legame tra storia e modernità, quel connubio tra passato e futuro che si avverte in ogni angolo di questa città poliedrica.

Il fascino di una città ammaliante. La suggestione di riti che rimandano a una religiosità antica. Il piacere di sapori tradizionali e unici di una città da scoprire. Lisbona è una città da vivere e godere attraverso i Sensi: si ammira la sua luce; si ascolta il suo Fado; si gusta il rinomato vino portoghese, il cui colore rosso rubino ben esprime l’anima calda e accogliente del suo popolo.

Il periodo pasquale è il più indicato per visitare Lisbona, non solo perché il clima non più invernale ma non ancora rovente è l’ideale per girare, ma anche e soprattutto per scoprire come gli Alfacinhas, ovvero gli abitanti di Lisbona, vivono questa festività.

Considerate le origini cristiane di questo popolo, non stupisce sapere che a Lisbona la Pasqua si vive con grande partecipazione e molta importanza viene attribuita alle cerimonie e ai rituali tradizionali.
La Settimana Santa è dedicata alle veglie notturne e alle processioni religiose: fedeli di tutte le età si riversano nelle strade, illuminando la notte con torce e candele e rivivendo in modo figurato le scene della condanna di Cristo. Ma la processione meno nota, più pittoresca e suggestiva si svolge nel quartiere del Castello. Si tratta del cosiddetto Auto da Paixão de Cristo e della processione del Senhor da Boa Morte, nella chiesa di Santa Cruz a Castelo. Sono momenti di alta religiosità, così come la processione del Senhor Morto nella chiesa della Picheleira. Anche quest’anno le processioni si svolgeranno nel rispetto della tradizione, seppur con qualche ovvia necessaria limitazione.

Ma il momento più atteso è senza dubbio la venuta del Compasso; nei giorni precedenti le abitazioni vengono pulite e tirate a lucido, un po’ come durante le nostrane pulizie di Pasqua! Si fa questo per accogliere il Compasso: un prete, che simboleggia il Cristo, passa per le case per benedire luoghi e abitanti. Al termine della visita, ci si riunisce a tavola e si gustano mandorle e dolci tipici pasquali accompagnati da liquore e vino di Porto.

Tante e golose le specialità gastronomiche pasquali predilette dagli Alfacinhas, per il giorno di magro sono perfette le tipiche sardine alla brace (sardinhas asadas) e naturalmente il baccalà (bacalhau), di cui si dice esistano 365 ricette, una per ogni giorno dell’anno…ma la specialità più nota è il Folar da Pàscoa, un pane speziato con cannella e semi di finocchietto e come dolce i deliziosi pasteis de Belém e i bolos (pasticcini farciti di crema). La tradizione vuole che la domenica delle Palme, che precede la Pasqua, i bambini regalino una violetta alla propria madrina e un ramo di ulivo al padrino il quale, il giorno di Pasqua, ricambierà il gesto donando al figlioccio un Folar, ma anche un uovo o un coniglio di cioccolata. Molte diffuse negli ultimi anni, le cacce alle uova di cioccolato rappresentano un momento di condivisione e di divertimento per tutta la famiglia.

Un’ultima curiosità: i portoghesi non festeggiano il Lunedì dell’Angelo; pertanto il giorno di Pasquetta rientro in Italia per la consueta gita fuori porta!