Le bellezze naturalistiche sono la più grande ricchezza del territorio maremmano, in ogni angolo di questo paradiso si nasconde un qualcosa di sorprendente da scoprire. Al confine con le province di Pisa e Livorno, esiste un posto incredibile, capace di affascinare chiunque lo visiti: il Parco Naturalistico delle Biancane, famoso per le sue rocce bianche da cui deriva il nome, èun luogo che rivela l’interno della terra e offre ai visitatori la possibilità di assistere a spettacoli della chimica naturali stupefacenti. Il Parco è talmente intrigante, avvincente e ammaliante da aver stregato anche il sommo poeta Dante Alighieri che usò alcuni versi nel libro sesto delle Rime per riferirsi a questo territorio magico, suggestivo e quasi lunare della Toscana:

versan le vene le fummifere acque
per li vapor che la terra ha nel ventre,
che d’abisso li tira suso in alto”

Questo luogo, infatti, ha un’ambientazione tanto surreale quanto “infernale”, tra il verde intenso dei boschi, dei campi e della vegetazione circostante, spiccano le rocce e i minerali dominati dal colore bianco che, attraversate da fumi, vapori ad alte temperature, acqua bollente e altri gas chimicamente aggressivi, reagiscono e danno vita a vistose manifestazioni endogene naturali rendendo questa località unica nel suo genere ed estremamente interessante e affascinante. Questi fenomeni la fanno da padrone fin dai tempi dell’antichità e, nel corso dei secoli, sono stati sapientemente sfruttati sia nel settore del turismo che nella produzione di energia geotermoelettrica. Per visitare questo suggestivo parco è possibile percorrere il giro più classico ad anello della durata di mezz’ora circa, che parte dal centro abitato del delizioso borgo medievale Monterotondo Marittimo: dopo circa un centinaio di metri, ci si ritrova subito di fronte al “Lagone Cerchiaio”, un cratere alimentato da acque termali che hanno una temperatura molto elevata, tra i 100 C° e 150 C°, che rappresenta la prima testimonianza della presenza di acido borico, utilizzato già dagli etruschi per bagni terapeutici per la cura di malattie della pelle, reumatismi, problemi muscolari, dei reni e del fegato. Qui si potranno scorgere i vecchi lavatoi costruiti con caratteristici mattoni ottagonali provenienti dalle fornaci di Vecchienne e risalenti agli anni ’30.

Il percorso si snoda nei punti più significativi dove avvengono le manifestazioni geotermiche più rilevanti: attraversando il sentiero, infatti, sarà possibile ammirare le prime cristallizzazioni di calcare e un terrazzamento dove scorre l’acqua proveniente dalla sorgente di Chiorba, utilizzata in passato come deposito per gli agenti incrostanti. La passeggiata continua poi tra muri che sbuffano fumo, fumarole, qui il vapore esce dalle crepe delle pietre, dune infuocate e la collina fumante, si potranno osservare i soffioni, getti di vapore che fuoriescono dal terreno asciutto e le “putizze”, emanazioni di gas idrogeno solforato. Durante il cammino ci si sentirà travolti da emozioni indescrivibili e si percepirà sulla pelle la stravolgente forza ed energia della natura che qui si esprime come non mai.

All’interno del parco è possibile scegliere anche un altro tipo di percorso ad anello che parte dalle Biancane o da Sasso Pisano, il giro è lungo 7,5 chilometri e ci vogliono mediamente 3 ore per completarlo. Da non perdere è il pozzo che ribolle, un luogo magico e suggestivo che, a seconda delle giornate, sembra una bocca dell’inferno da cui fuoriesce una grande quantità di vapore e acqua che, appunto, ribolle. Accanto al pozzo si trovano dei rigoletti di acqua incandescente che lo alimentano. All’interno del Parco delle Biancane, al di sopra di un muro bianco si trova la Collina del Belvedere, raggiungibile a piedi in circa dieci minuti, da lassù la vista è qualcosa di incredibile, davanti agli occhi si apre un panorama mozzafiato su Monterotondo e il mare. Il parco è un luogo magnifico, capace di regalare suggestioni che difficilmente si possono dimenticare, è come fare un incredibile viaggio al centro del terra e toccare con mano la crosta terreste. È una situazione naturale surreale, la vegetazione negli anni si è adattata a queste condizioni estreme stravolgendo completamente la sua natura, tra le specie autoctone di questo territorio si trovano il brugo e la sughera, entrambi appartenenti alla famiglia delle acidofile. Per visitare il parco è possibile rivolgersi all’agenzia Hmo Viaggi, un tour operator che nasce dalla passione per la natura e che organizza fantastiche visite all’interno del Parco delle Biancane. Non molto distante dal sito di interesse sorge il The Sense Experience Resort, un resort immerso nella natura con splendide camere e suites che rappresenta il luogo ideale in cui soggiornare per vivere un’incredibile vacanza all’insegna del benessere, della pace e del relax. Alloggiare in questo hotel è un modo per ritrovare sé stessi e sentirsi avvolti in un rassicurante abbraccio.