Ci aggiriamo silenziosi fra le sale di Palazzo Pitti a Firenze, quasi a non voler disturbare gli stucchi dorati e i broccati preziosi. Qui “sfila” la mostra Romanzo breve di moda maschile, una riflessione sul guardaroba maschile attraverso gli eventi e le collezioni andate in scena a Pitti Uomo negli ultimi trent’anni, dal 1989 ad oggi. Più di cinquecento capi raccolti per un’esposizione ma trasformati in collezione permanente, donata dalla Fondazione Pitti Immagine Discovery alle Gallerie degli Uffizi.
Romanzo breve di moda maschile non è solo un’esposizione che celebra un anniversario, dice Olivier Sailland, curatore della mostra, costumi storici messi a confronto con una selezione di testi letterari, è anche una collezione unica, un guardaroba enorme deposto sulle pagine di un simbolico libro.
La moda ha una vitalità straordinaria, resuscita tutti i giorni, ripara quando sbaglia ed è nuova, non si ferma, continua Olivier, eppure penso che che debba in qualche modo dare un segno e rallentare per puntare alla qualità di un bel capo che rimane…
Man mano che li togliamo, gli abiti della sera /cadono mollemente sul pavimento dell’alba/ Quasi abitati dal nostro fantasma/Intorno a noi come un piacere che non costa niente/Attori che tornano ancora una volta in scena/Così la nostra vita è disseminata di ricordi. (Aragon,Le roman inachevé)