Inaugurata oggi pomeriggio (replica domani alle 20.30) all’Auditorium Conciliazione la nuova stagione dell’Orchestra Sinfonica di Roma diretta dal maestro Francesco La Vecchia. In programma  La Sagra della primavera di Igor Stravinskij e Como una ola de fuerza y luz di Luigi Nono che aprono una stagione sinfonica all’insegna della riscoperta della letteratura musicale del Novecento. Il balletto La Sagra della primavera fu lo scandalo più famoso di tutti i tempi alla sua prima rappresentazione, avvenuta a Parigi al Theatre des Champs-Elysees il 29 maggio 1913. Il pubblico reagì malissimo a quello che può dirsi il frutto di una “visione” del suo autore: un rito pagano con tanto di sacrificio umano per rendere propizio il dio della primavera. Divisa in due parti, “L’adorazione della terra” e “Il sacrificio”, l’opera riproduce la forza del rito pagano attraverso una musica fatta di dissonanze e percussività il tutto scandito da un ritmo ossessivo, deminiaco, febbrile.  Altrettanto “rivoluzionaria “la composizione di Luigi Nono, Como una ola de fuerza y luz, che l’autore dedicò al pianista Maurizio Pollini del quale ammirava il pianismo e soprattutto il tocco. Originale l’interpretazione che prevede un continuo rimando tra l’esecuzione dal vivo e il nastro magnetico che riproduce la registrazione di Pollini che suona e delle voci femminili.