Le opere ritraggono party che Mari ha organizzato o a cui ha partecipato nel 2008 tra Roma, Barcellona, Berlino e Tokyo. Sono un riassunto dei suoi ricordi di queste feste passate in compagnia di veri amici, con l’accompagnamento di una bella musica e in posti indimenticabili. Party è anche un manifesto della vita che cerco di vivere, dice il pittore, e continua i colori sono in questo senso indicativi: il nero per la notte, il rosso per la passione e l’energia e il viola a simboleggiare la forza delle emozioni che si provano. La vita, le emozioni, le passioni, un bel party, una vita piena! Tutti i quadri sono con fondo in stucco acrilico, colori spray acrilici su tela formato 150 x 100 o 100 x 100. Sul piano del linguaggio, l’arte di Ferruccio Mari attraversa le esperienze culturali di fine secolo, sull’onda lunga della transavanguardia che, negli anni Ottanta, rilanciò la figuratività fino ad allora penalizzata dalle ricerche prima astratte e poi concettuali. Il recupero delle figure emerse anche dall’Espressionismo tedesco che, in quegli stessi anni, tornava ad imporsi a livello internazionale. Giunse poi dagli Stati Uniti, dalle sue periferie degradate, il messaggio forte delle “tribù” metropolitane, la cosiddetta “Arte di strada” che lanciò il fenomeno del Graffitismo, diffuso in tutto il mondo sull’onda della globalizzazione. Alcuni sfondi delle opere di Mari rimandano puntualmente a Basquiat con parole e frasi scritte e ripetute, inserite nel tessuto dei graffiti. Inoltre l’uso della fotografia, ovvero l’immagine fotografica, modificata, trasferita su un supporto e dipinta: negli anni Settanta questa procedura diede origine negli Stati Uniti ad una importante tendenza denominata Photorealism, o Iperrealismo, ed è tuttora la pratica preferita dai giovani artisti. Essa fornisce, infatti, l’immagine più vicina possibile alla realtà e, insieme, la possibilità di manipolazioni anche radicali: per quel bisogno di realtà pur all’interno della pittura che caratterizza lo stile di Ferruccio Mari. “PARTY – Roma, Barcellona, Berlino, Tokio ” Dal 3 al 30 aprile allestita presso il Ristorante SOMOVia Goffredo Mameli, 5 RomaTel 06.5882060 info@somo.asiaTutti i giorni dalle ore 19.00