Napoleone a Sant’Elena (La dernière salve) di Jean Claude Brisville (“A cena col diavolo (Le souper)) rappresenta con dovizia di particolari, con fortissima tensione drammatica e con teatralissima ironia lo scontro tra Napoleone Bonaparte e il suo carceriere, il Governatore dell’isola, l’inglese Hudson Lowe. Lo scontro si rivelerà assolutamente impari: politicamente e praticamente, visto il potere del Governatore e l’impotenza dell’ex imperatore, sarà tutto a vantaggio del Lowe ma la grandezza d’animo, la fantasia, la personalità, il peso umano, storico e carismatico del geniale corso schiacceranno il grigio esecutore di ordini. Un terzo personaggio misterioso e sorprendente, Montholon, cortigiano volontariamente esiliatosi insieme a Napoleone, renderà la vicenda ancora più intrigante e piena di suspence.E tutta questa intrigante e misteriosa vicenda avviene in un “non  spazio” senza tempo: la sua prigione/residenza di Longwood. L’oceano che circonda l’isola (Sant’Elena è ancora oggi difficilmente raggiungibile), l’arido vento, l’Aliseo, che la tormenta, il duro clima e la selvaggia natura che la opprimono rendono l’ultima dimora di Napoleone un inferno.La regia dello spettacolo è di Ennio Coltorti che veste i panni del Bonaparte. Gli altri due attori sono Alessandro Mistichelli e Bruno Governale. I costumi sono firmati da un personaggio molto conosciuto nell’ambito dello spettacolo: Rita Forzano, che per idearli ha potuto consultare la vastissima documentazione iconografica, relativa al grande personaggio e alla sua epoca, raccolta dal nonno: il celebre regista Gioacchino Forzano.Lo spettacolo ha debuttato a Roma nel 2006, esattamente il 5 Maggio (giorno della morte del grande còrso) nel teatro Stanze Segrete, il cui spazio è stato  “rivoluzionato” affinché potesse essere ricreata la stanza in cui si svolge l’azione (curioso aver scoperto che le misure dello spazio di Stanze Segrete sono identiche a quelle della stanza in cui viveva Napoleone a Sant’Elena). Inoltre l’autore stesso, Jean Claude Brisville, e in seguito l’Ambasciatore di Francia Jean-Marc de La Sablière, hanno inviato i loro complimenti personali ad Ennio Coltorti per la sua versione dello spettacolo, sottolineandone l’ottima qualità.dal 26 gennaio al 14 febbraio 2010
Teatro dell’Orologio di Roma – Sala Grande
Via de’Filippini, 17/A
martedì – sabato 21.00, domenica ore 17.30