I Millennial amano la ristrutturazione: secondo una recente indagine, il 34% degli italiani nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni ha rinnovato la propria casa nel 2015, contro il 29% dei 35-54 e il 30% degli over 55. A spingere questa tendenza tra i più giovani è la voglia di personalizzare l’ambiente in cui vivono, seguita dalla sempre più diffusa necessità di risparmiare.

Ma chi sono i Millennial? La cosiddetta Generazione Y è composta dai nati tra la fine degli anni ’80 e i primi anni 2000 nel mondo occidentale. È la generazione del nuovo millennio, la più vicina al mondo dei media, della comunicazione e della tecnologia in generale, ma soprattutto è la prima generazione a dover affrontare la Grande recessione, la crisi economica che ha avuto, tra le tante conseguenze, anche un forte aumento della disoccupazione.

Non è quindi un caso che i Millennial vengano spesso associati ai concetti di risparmio e di un’attenta gestione delle proprie risorse finanziarie. Un modo per far crescere i risparmi è sicuramente l’apertura di un conto deposito. A differenza di un normale conto bancario (spese di gestione e interesse zero), il conto deposito comporta un rendimento annuo certo. Ma quali sono i vantaggi del conto deposito?

  • Tassi di interesse più alti rispetto ai normali conti correnti

  • Nessuna spesa
  • Zero rischi

Da sottolineare che sulla determinazione del tasso d’interesse influisce la durata dell’investimento. Infatti, un conto deposito vincolato offre un tasso più vantaggioso, rispetto a quello offerto da un conto deposito libero. Quindi la decisione di prelevare il denaro prima della scadenza stabilita dal contratto di conto deposito vincolato, comporta la perdita del tasso di interesse agevolato.

Inoltre, è importante sapere che dopo l’introduzione della legge europea che regola i fallimenti bancari, i depositi sono garantiti dal Fondo Interbancario di tutela dei depositi. Questo significa che nel caso in cui la banca fallisca, le giacenze depositate su un conto deposito vincolato, saranno garantite sino all’importo di euro centomila per ogni cliente.

Tornando alla prima casa, il modo migliore per conciliare risparmio e prima casa è quello della ristrutturazione fai da te. La media totale spesa per i lavori di ristrutturazione dai giovani italiani è di 48.600 euro nel 2015 (contro i 42.400 degli over 55): cifre giustificate da una tendenza dei giovani a non stabilire un budget preventivamente (21%) o a sforarlo (39%). La scelta di prodotti o materiali più costosi (44%), progetti diventati più complessi rispetto a quanto inizialmente stimato (37%) e i costi di prodotti o servizi maggiori rispetto a quello preventivato (34%) ne sono le cause principali. Il risparmio iniziale si perde dunque nella troppa variabilità dei preventivi iniziali forniti dai professionisti del settore, scelti dall’88% degli italiani per le proprie ristrutturazioni, e nella poca esperienza di chi decide di svolgere i lavori in autonomia.