I suoi spicchi sono piccoli e succosi, con polpa di colore arancio chiaro e una buccia molto profumata; stiamo parlando del mandarino, il frutto più dolce fra gli agrumi! In cucina ha mille utilizzi e, del frutto, si consuma tutto: la polpa può essere gustata da sola o usata per fare dolci, marmellate, gelati e sorbetti, mentre con la buccia, molto ricca di una particolare sostanza aromatica, il limonene, si possono preparare profumati infusi, liquori o canditi. Un vero gioiello culinario che ci invita, proprio grazie ai suoi semi, a riscoprire il piacere del consumo lento, un autentico slow food, gustando e percependo a fondo tutti i sapori e i profumi del cibo.
Una scorza da salvare!
• Quella del mandarino risulta davvero aromatica e piacevole: un vero regalo in cucina. Ecco perciò tre modi per non sprecarla.
• Il congelamento è la scelta a più lungo termine. Si può sia grattugiare, sia affettare e tritare finemente con un coltello. In questo caso rimarrà più sgranata e facile da prelevare un po’ per volta.
• Potete sistemare in un barattolino chiuso la scorza grattugiata, tritata o in filettini, e ricoprirla d’olio dal sapore neutro. In frigorifero durerà per circa 10 giorni.
• Essiccate la scorza dopo averla pelata sottilmente. L’ideale sarebbe avere un essiccatore con cui si ottengono i risultati migliori. Altrimenti si può usare il forno a 50-60 °C con lo sportello leggermente aperto fino a essiccazione completa.
FONTE: CUCINA NATURALE