Al Piccolo Teatro Campo d’Arte è stato in scena, fino al 17 gennaio, “Lo Zoo di Vetro”, spettacolo scritto da Tennesse Williams e interpretato da Andrea Baglio, Lina Felice, Brunilde Maffucci e Piero Sarpa. In questo dramma si racconta la storia della famiglia Wingfield, composta dalla madre Amanda e dai suoi due figli Tom e Laura, dato che il padre è scappato in Messico, abbandonandoli. Ognuno a suo modo soffre questa assenza, ed Amanda, nel rimpianto dei bei tempi andati in cui scelse tra i suoi pretendenti, è diventata una madre ossessiva e nevrotica, che ama i figli e desidera il meglio per loro, ma è allo stesso tempo dominata dalla pretesa di controllare la vita dei ragazzi e sconvolta dal fatto di non vedere più alcuna direzione per la propria. Tom, magazziniere dai grandi sogni, soffre questa situazione e desidera l’avventura per mare, sulle orme del padre. Laura è una ragazza zoppa, dunque inferma nel fisico, e ancor di più nell’animo, data la sua estrema timidezza e insicurezza, che la portano a rinchiudersi nel suo mondo di animaletti di vetro e a non uscire mai di casa. La madre vorrebbe per lei un marito, e per questo invita a cena Jim, vecchio amico di Tom, che piaceva a Laura già dai tempi del liceo. Questi invita Laura a schiudersi al mondo, e la ragazza sembra per un attimo abbandonare il suo zoo di vetro, ma tutto si rivela essere soltanto un’illusione. Illusione come quella di Tom che segue le avventure proiettate al cinema, e come quella coltivata da Amanda quando sposò suo marito. Tutte illusioni che i protagonisti amano disegnare rinchiusi dentro gabbie simboliche, e che sono immateriali, come immagini riflesse da animaletti di vetro.