“L’inferno non esiste” e “Di nuovo lunedì” in scena per raccontare le storie di due donne che subiscono violenza nell’ambito familiare. Due storie molto diverse, che hanno per comune denominatore il dolore, la paura di confessare la verità a se stesse e agli altri, e infine la speranza che il racconto possa in qualche modo aiutare chi legge e chi ascolta. Due testi un solo progetto per dare voce alle donne vittime di abusi e di violenze domestiche. La protagonista de “L’inferno non esiste” per anni ha abbassato lo sguardo di fronte a ogni sorta di abuso psicologico e fisico, a cui un marito apparentemente irreprensibile la sottoponeva. Ora racconta in maniera spietata e lucidissima la tragedia che ha travolto la sua famiglia con una consapevolezza diversa ma pur sempre tardiva. “Di nuovo Lunedì” è un canto doloroso, la cronaca di un calvario, di violenze consumate all’interno del “focolare”. La narrazione è affidata in questo caso alle pagine di un diario scritto, in cui c’è un’evidente negazione del vissuto, creando così una chiave di lettura emblematica e paradossale. La scrittura della Tamaro, intessuta di una musicalità pacata e crudele, regala all’interprete, Laura Lattuada, l’opportunità di farsi intensa voce di un dramma vissuto in silenzio da tante donne per provare, come scrive la Tamaro, ad “offrire la luce dove si teme il buio”. Lo spettacolo, promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è a ingresso gratuito. www.teatrotobellamonaca.it