L’intervento dell’esercito regolare libanese, che finora era rimasto imparziale, ha contribuito a riportare l’ordine in città, ma l’incertezza del governo nel riaprire la rete di telecomunicazione di Hezbollah ha innescato i nuovi scontri. Le strade che portano all’aereoporto e al porto di Beirut sono ancora bloccate dai sostenitori di Hezbollah. Il bilancio dei disordini, da mercoledì a oggi, è di 44 morti e 128 feriti.