Tratto da un racconto di Marco Basonetto,”Due vite per caso” nasce da un senso di malessere esistenziale ormai diffuso: Volevo raccontare una situazione attuale, dice il regista siciliano, questo non è un paese per giovani e il film rispecchia il ristagno che stiamo vivendo, si chiede sempre ai giovani di aspettare. Un attesa che prolunga l’adolescenza a livelli preoccupanti.  Da qui la rabbia di Matteo (Lorenzo Balducci), un 24enne che nella vita prende una direzione o una diversa solo per dare una sterzata. Si trascina senza sogni e mete in un tunnel temporale senza via d’uscita, attratto da una voragine inesorabile in cui precipiterà nonostante la presenza affettuosa dei genitori, un amico sincero, due amori (che non salvano). L’energia di Matteo, la voglia di fare si traduce così in rabbia, frustazione e follia per esplodere durante una tragica casualità.