Una mina esplode nel deserto del Marocco. Qualche anno dopo un proiettile vagante gli si conficca in testa. Quando esce dall’ospedale Bazil ( ha perso casa e lavoro. Fortunatamente una banda di rigattieri lo accoglie sotto la sua ala protettiva fino a pianificare nei minimi dettagli la vendetta del loro protetto contro i giganti industriali colpevoli di tutti i guai di Bazil.Dopo aver conquistato il mondo nel 2000 con Il favoloso mondo di Amélie, Jean-Pierre Jeunet, uno degli autori francesi più visionari e fantasiosi, torna nei cinema con un film che è qualcosa a metà tra Delicatessen (la caverna dei rigattieri) e Amelie (l’innocente ingenuità di Bazil).É proprio Bazil, il protagonista che spinge la storia. Due volte vittima dei mercanti di armi:la prima lo hanno reso orfano e la seconda hanno causato la convivenza con un proiettile nel cervello (circostanza che permette di inserire nelle sequenze un grande dose di fantasia e di mondi immaginari). Ovvio che voglia vendicarsi! Ma chi è Bazil ? É una specie di uomo-bambino perso in un modo violento, pericoloso, aggressivo. Un personaggio commovente e poetico che ci permette di entrare nel “favoloso mondo” di Jean-Pierre Jeunet.