Oggi le librerie non si limitano più a fornire spazio per i volumi : sono diventate esperimenti di arte moderna, opere ingegneristiche oltre che status symbol. Malgrado il rapido incremento di lettori di e-book, la libreria non ha perso il suo ruolo attivo nella cultura. Henry Petrosky (The Book on the Bookshelf, 1999), afferma che nell’Inghilterra del XVI secolo la libreria aveva già la forma e la struttura tipiche dei giorni nostri.

Sebbene oggi gli e-book siano considerati una comoda alternativa, il desiderio di possedere libri cartacei per molti rimane ancora forte. Infatti ci piace distinguere tra “il lettore di libri” (per il quale non vi è alcuna differenza tra formato digitale e cartaceo) e il “possessore di libri“, sempre pronto a condividere e conservare i libri.

Per noi la verità è che le librerie sono altrettanto importanti quanto i libri. Ricordiamo ancora le dimensioni, la forma e l’odore di quelle della nostra infanzia con lo stesso piacere con cui ricordiamo i libri che vi poggiavano sopra. Una collezione di libri non si riduce a una mera montagna di fogli di carta, e, persino l’odore degli scaffali in legno ci infonde un sentimento di pace.

libreria

Oggetti come la libreria a colonna in legno massello di faggio firmata da Marcello Vecchi, architetto-ingegnere-designer, incuriosisce e invoglia alla lettura. La Libreria “Zia Veronica ” (una delle proposte de LE ZIE DI MILANO), è realizzata in Italia, da esperti artigiani. L’ impatto ecologico è ridotto in quanto per le finiture sono impiegati solo prodotti all’acqua e cera naturale priva di additivi chimici.

Un problema non indifferente che affligge i collezionisti di libri è quello dello spazio. La soluzione offerta dalla Libreria “Zia Veronica” è ingegnosa (consente di posizionare tanti libri in poco spazio) ed originale (le sottili bacchette ferma libri “disegnano” una sorta di rifugio emozionale). Una libreria bijoux, al tempo stesso ecologica e geometrica che si può acquistare nelle colorazioni naturale o tinto nero.

E poi, diciamocelo, a volte le librerie troppo grandi non sono per nulla pratiche. La tradizione vuole che i fari nei luoghi più remoti fossero completamente isolati, e che scorte e provviste fossero loro recapitate da navi di appoggio. Un oggetto spesso presente a bordo era una piccola cassa-biblioteca, riempita di libri destinati ai guardiani dei fari.