Una grande percentuale della popolazione mondiale è affetta da diabete o è a rischio di pre-diabete. Alcune ricerche hanno mostrato che il consumo di mandorle esplica benefici sui fattori di rischio cardio-metabolico negli adulti.
Questo studio controllato randomizzato, condotto in India, ha indagato l’effetto del consumo di mandorle su alcuni determinanti della disfunzione metabolica, glucosio nel sangue, lipidi, insulina e marker infiammatori in adolescenti e giovani adulti di età compresa tra 16-25 anni.
Lo studio, della durata di 90 giorni, ha interessato individui che presentavano valori alterati di glicemia a digiuno e glicemia post prandiale, e/o dell’insulina a digiuno.
Su 1.313 individui sottoposti a screening, 275 hanno acconsentito a partecipare e 219 hanno completato lo studio. Il gruppo mandorle (n = 107) ha consumato 56 g di mandorle al giorno, mentre il gruppo di controllo (n = 112) ha ricevuto uno spuntino isocalorico a base di cereali.
Al basale e alla fine dello studio sono stati misurati i valori di glicemia, insulina, emoglobina glicata, colesterolo LDL, HDL e totale, trigliceridi, proteina C reattiva ad alta sensibilità, IL-6, TNF-α, adiponectina, e sono stati calcolati il rapporto leptina e insulinoresistenza secondo l’HOMA Index.
Le misure antropometriche, i marcatori biochimici e l’assunzione di macronutrienti erano simili tra i due gruppi alla baseline.
Il consumo di mandorle ha diminuito in modo statisticamente significativo l’emoglobina glicata, il colesterolo totale e LDL. L’insulina stimolata è diminuita dopo l’intervento in entrambi i gruppi, ma la riduzione è stata maggiore nel gruppo mandorle. La glicemia a digiuno è diminuita nel gruppo controllo, ma non nel gruppo mandorle.
I risultati hanno dimostrato che il consumo di circa 50 g di mandorle ha ridotto i livelli di emoglobina glicata, colesterolo LDL e colesterolo totale in sole 12 settimane in adolescenti e giovani adulti a rischio di sviluppare il diabete.
Questo alimento può essere considerato come parte delle strategie nutrizionali di prevenzione del pre-diabete.
FONTE: L’ERBORISTA