Lavorare stanca, figuriamoci dopo le vacanze…..! Passare da spiagge dorate al caos della grande città e dover affrontare pratiche, appuntamenti e scadenze, per un italiano su due rappresenta un trauma.In inglese si chiama “post-vacation blues” da blues (tristezza) e deriva da quel genere musicale creato dalle comunità nere americane durante la schiavitù e si riferisce alla malinconia che ci prende al rientro dalle vacanze pensando ai bei giorni appena trascorsi. I sintomi? Ci sentiamo più stanchi di quando siamo partiti, soffriamo di disturbi del sonno, dell’umore, di apatia, irritabilità e mancanza di concentrazione. É la cosiddetta “sindrome da rientro” Ma i sintomi spariscono dopo un po’ di tempo e sono in parte normali perché il nostro organismo ha bisogno di un periodo di transizione per avere il tempo di riabituarsi al tran tran di tutti i giorni.Secondo Walter Pasini, direttore del Centro Oms per la Medicina del turismo, alcune semplici regole ci aiuterebbero a superare la sindrome da rientro:
1) Ricordare che i sintomi ansiosi sono probabilmente sindrome da rientro e accettarli;
2) Darsi tempo per recuperare la forma e l’efficienza psico-fisica e non sovraccaricarsi di lavoro nei primi giorni;
3) Prendere l’abitudine di affidare idee e progetti a un diario, a un computer portatile o a un registratore per non perdere la progettualità;
4) Concentrarsi su pensieri positivi relativi alle opportunità per i mesi successivi;
5) Evitare di proiettare su colleghi o familiari le sensazioni di disagio.