Ambientata negli Stati del Sud, La rosa tatuata è forse l’unica opera di Williams in cui il sapore della commedia prevale sul pessimismo tipico dell’autore. La piéce ha come protagonista una vedova di origine italiana ancora piacente ed esuberante che, dopo essere vissuta nel culto del marito scomparso, viene a conoscenza di una realtà diversa da quella che immaginava e ritrova il suo equilibrio tra le braccia di un nerboruto camionista che le ricorda proprio il marito. Il personaggio di Serafina è splendidamente complesso e profondo, il testo di Tennesse Williams riesce ad affrontare il tema della chiusura bigotta dell’Italia del sud e delle sofferenze o felicità che può comportare in maniera unica. La regia è stata affidata alla maestria e all’eleganza di Francesco Tavassi.