La pratica dell’utopia. Immagini del Laboratorio di Jerzy Grotowski. Questo il titolo della rassegna  in programma al Nuovo Cinema Aquila dal 3 al 6 novembre prosegue l’omaggio di Roma a Grotowski nell’ambito delle celebrazioni per i 50 anni del Teatro Laboratorio e a 10 anni dalla scomparsa del suo fondatore. La  rassegna, la prima così ampia, anche se non completa, mai presentata su Grotowski propone 21 titoli. Si tratta di film realizzati in Polonia, in Francia, negli Stati Uniti e in Italia, che accompagnano le attività del gruppo e soprattutto registrano le idee del suo fondatore, a partire dal 1960 fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1999. Sette gli spettacoli del Laboratorio che ritroviamo, per intero o a frammenti, nei film di questa rassegna: Caino (1960), Akropolis (1962), La tragica storia del Dottor Faust (1963, dentro  Lettera da Opole), Studio su Amleto (1964), Il Principe Costante (1965), I Vangeli (1967, dentro i due film di Drot) e Apocalypsis cum figuris (1969). Un bel viaggio nella storia di quattro fecondissimi decenni in cui la ricerca teatrale è stata spinta e poi continuamente stimolata dalla pratica costante del Teatro Laboratorio prima e poi del parateatro, del Teatro delle Fonti, e infine del Workcenter, che forse è anche la storia dell’ultima grande utopia culturale del secolo appena trascorso. Il progetto su Grotowski si concluderà poi a Villa Medici il 17 novembre alle ore 17.30 con l’incontro dedicato all’arte povera e teatro povero, moderato da Alessandra Mammì, a cui parteciperanno Germano Celant, Michelangelo Pistoletto, Ludwik Flaszen, Franco Ruffini e Ferdinando Taviani.