Dopo quasi 50 anni di onorata carriera, 100 milioni di album venduti e 18 dischi di platino, Johnny Hallyday dice addio alla musica: la Croisette di Cannes 2009 ha ufficializzato il suo trasferimento dal rutilante mondo del rock a quello dorato del cinema. La rockstar francese, 65 anni, è il protagonista dell’acclamato film di Johnnie To Vendetta, in gara quest’anno: un action movie all’orientale con ascendenze europee, prodigo com’è di allusioni a Le samourai di Jean Pierre Melville. Hallyday, sguardo glaciale in un viso aspro che buca lo schermo, è il killer in pensione Costello (come il Jeff del film di Melville, interpretato da Alain Delon), chef riciclato, che si vede costretto ad abbandonare i fornelli e a rispolverare il suo arsenale per vendicare genero e nipotini, uccisi in un agguato delle Triadi a Hong Kong. Lo aiuteranno nell’impresa tre malavitosi, con cui Costello imbastirà un’amicizia cameratesca, a suon di proiettili e inseguimenti. Al tema dell’amicizia e alla consueta buona dose di sparatorie, un must per i polizieschi made in China, il regista To affianca una riflessione sulla labilità della memoria, infliggendo a Costello un proiettile a livello cerebrale che progressivamente gli erode i ricordi. La lotta dell’eroe, quindi, non sarà solo contro i nemici fisici che lo braccano, ma anche contro il lento deteriorarsi della sua mente. La pellicola ha fatto incetta di applausi: merito anche della consolidata fama del cineasta cinese, non nuovo alle competizioni internazionali. Nel 2004, due suoi lavori, Breaking News e Throw down, l’uno a Cannes l’altro a Venezia, sono stati proiettati fuori concorso mietendo critiche entusiastiche. Da allora, il cinema europeo l’ha ufficialmente inscritto nella rosa degli stranieri d’oro. Per Vendetta, To si è avvalso di un team assodato, oltre alla new entry Hallyday: il socio e co-sceneggiatore Wai Ka-Fa e gli attori-feticcio Anthony Wong e Simon Yam.